Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] complicate. Per esempio una particolare vespa (Sphegidae) sa alla nascita quale bruco deve pungere e dove iniettargli il suo veleno perché l'animale non muoia, ma rimanga paralizzato in modo da poter servire come terreno di crescita non deperibile ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] , scomparso all'età di soli ventotto anni il 5 gennaio 1474. La morte del nipote prediletto, secondo Infessura dovuta al veleno (Diario, p. 78) ma più probabilmente ai suoi eccessi, lasciò ampio spazio di intervento a Girolamo, che di fatto svolse ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] sia questo il vero motivo), attentò alla vita di E., dapprima con un'aggressione, andata a vuoto, nel Barco, quindi col veleno -, la condanna a morte venne commutata, con un atto di clemenza (così, almeno, a giudizio di Paolo Giovio che, con lettera ...
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ARMAMENTI
Stefano Silvestri
Barbara Hatch Rosenberg
Armamenti di Stefano Silvestri
sommario: 1. Le spese militari. 2. Un confronto Stati Uniti-Unione Sovietica. 3. L'evoluzione degli armamenti nucleari. [...] della dengue-1, -2 e -3, dell'encefalite giapponese, della Bunya e della coriomeningite linfocitica. Sono stati donati i geni di veleni di serpente, il gene della tossina del tipo Shigella e di altre tossine, nonché i geni della rodopsina e di altre ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] la scuola tomista milanese era altra cosa da quella ‘romana’ delle XXIV Tesi promulgate da Pio X quale antidoto al ‘veleno kantiano’, dictante il padre Mattiussi78; attraversata la doppia sfida al positivismo prima e all’idealismo poi, l’un contro l ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] suaresiana e intollerante nei riguardi del pensiero moderno (egli dette a un suo libro il titolo significativo Il veleno kantiano). Proprio un successore di Leone XIII, il giovane Angelo Roncalli, allora segretario del Radini Tedeschi a Bergamo ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] altre fonti a Fontainebleau, il 14 nov. 1540, a quarantasei anni. Il racconto di Vasari che lo dice suicida per veleno in seguito alla vergogna di aver ingiustamente accusato un amico innocente, non ha fondamento, e si situa in quella costante ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] . Nel 1847 Ignaz Philipp Semmelweis dimostra che la febbre puerperale è un 'avvelenamento' (setticemia) dovuto a un 'veleno' o virus trasmesso alle puerpere dalle mani infette degli ostetrici reduci dalle sale di autopsia: occorreva lavarsi bene le ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] gran lunga più delicata della formazione: in dosi forti, molte di queste droghe (in particolare i purganti come l’ellèboro) erano veleni che soltanto un lungo uso e molti errori potevano insegnare a padroneggiare (l’autore del Libro V de Le epidemie ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] della buona fortuna e del successo, due incidenti premonitori gli erano occorsi. In casa, un oscuro attentato alla sua vita, col veleno, o sospettato che fosse o vero, da parte del nipote Carlo. Fuori, ma vicino, fra Venezia e Padova, una piccola ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...