BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] .
Morì a Sassuolo il 4 maggio 1521 e non mancò di circolare una voce che ne attribuiva la morte al veleno della suocera. Alla sua esile vicenda biografica dedicò una fortunata novella Conrad Ferdinand Meyer.
Fonti e Bibl.: N. Machiavelli, Legazioni ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] al quale lo stesso cardinale e Cesare Borgia si ammalarono e il pontefice morì, la sera del 18. Le leggenda parlò di veleno che i Borgia, avidi delle immense ricchezze del C., volevano propinargli e che per un fatale errore, o per l'astuzia dello ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] madre muore a Pordenone, nella "nobile e deliziosa dimora" abitata spesso dal D. e dal fratello, si sospetta per veleno propinatole dal figlio - egli si rivela sgarbato, brutale, manesco anche nella vita coniugale. E, sorpresa la moglie mentre, col ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] 40. Su commissione di Clemente VIII eseguì per S. Giovanni in Fonte, nel 1597-98, le tele con S. Giovanni che beve veleno (dispersa) e S. Giovanni condotto al sepolcro (oggi nella sacrestia di S. Giovanni in Laterano). In occasione delle doppie nozze ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] spirituali e da un profondo sentimento cristiano non legato ad alcuna particolare confessione. Pronunziata la sentenza, rifiutò il veleno che un compagno di sventura era pronto a fornirgli per abbreviare le sofferenze della esecuzione. Morì l'11 ...
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SUMMONTE, Giovanni Antonio
Saverio Di Franco
– Nacque a Napoli forse nel 1538 o nel 1542, stando a due diverse dichiarazioni processuali (Di Franco, 2012, pp. 20 s.). Sulla paternità e le parentele [...] del Regno (Carafa, d’Avalos, Pignatelli, Orsini) –, il quale biasimò Summonte per aver rivelato con «così fatto veleno [...] cose occulte e preiudiciarie [...] a famiglie pregiatissime e grandi» (Costo, 1613, c. a3rv).
Summonte riconobbe il primato ...
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POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] alopecia (quella da avvelenamento da arsenico è ben nota alla medicina moderna): «[...] due volte in questo tempo m’è stato dato il veleno, la prima fu in Casa de la Duchessa di Nortumberland, e di poi quì in Torre, si come io n’ho ottimi e ...
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BELLI, Domenico
Lemigio Marini
Figlio di Pierino e di Giulia Damiani, dei signori di Priocca, nacque il 21sett. 1548; il luogo non è conosciuto, ma potrebbe essere Asti, dove, il padre si era recato [...] tutti a Torino sapevano benissimo, non era certo conveniente mettersi nell'impresa ginevrina. Il B. avvertì chiaramente il veleno dell'argomento spagnolo, e come Filippo II e i suoi consiglieri temessero anche allora nell'avventuroso duca sabaudo un ...
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CENCI, Beatrice
Luigi Caiani
Nacque a Roma il 6 febbr. 1577 da Francesco ed Ersilia Santacroce.
Francesco era uno degli uomini più ricchi di Roma, avendo ereditato dal padre Cristoforo un patrimonio [...] Giacomo al corrente dei suoi piani (Cristoforo e Rocco nel frattempo erano morti): Giacomo assentì e diede a Olimpio del veleno. Ma il padre, insospettito, obbligava la C. ad assaggiare ogni cibo e bevanda. Allora ella si risolse a farlo uccidere ...
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FIORENTINI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
Nacque a Lucca il 4 ott. 1603 da Mario e da Flaminia di Girolamo Tucci. La famiglia era originaria di Camaiore e solo nel 1610 Mario ottenne la cittadinanza [...] il F. teneva sempre informato F. Redi, col quale ebbe modo di confrontare anche certe sue osservazioni sul veleno delle vipere e la generazione degli insetti, sviluppate precedentemente a quelle del medico aretino.
L'unica opera scientifica che ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...