TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio
Anna Laura Bellina
TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio. – Nacque a Roma il 3 gennaio 1698 da Felice e dalla casalinga toscana Francesca Galastri, morta il 13 giugno [...] Marcello aveva preso ferocemente in giro fin dal 1720 nel pamphlet Il teatro alla moda. Per esempio, la tazza con il veleno che nessuno beve, esibita e passata di mano in mano, occupa una lunga sezione del finale in Artaserse (atto III, scene ...
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GRANZINO, Alessandro
Gino Benzoni
Nato attorno al 1590 a Bergamo dal milanese Niccolò e, con tutta probabilità, da una donna del luogo, la sua esistenza è ben presto segnata dalla caduta in disgrazia [...] ai "beccari", ai contrabbandieri, a qualche ebreo levantino. "Ogni sorta di gente" fa capo all'ambasciatore, che va spargendo "veleno", che dà "ricetto a persone cadute in disgrazia di questo dominio", nella cui casa è sin presenza stabile un ricco ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] .Egli non ha esitazioni nella sua drastica condanna degli eretici: è infatti Satana che cerca di "infettare le chiese col veleno degli heretici". Anche per lui, come per il Bèze, la scomunica è una sanzione insufficiente; solo la morte è pena ...
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CASALI, Gregorio
Adriano Prosperi
Nacque negli ultimi anni del secolo XV, probabilmente nel 1496, a Bologna, da Michele e Antonia Caffarelli. Si sposò con Livia Pallavicino.
Fin dall'inizio della sua [...] la pubblicazione del documento. La diplomazia imperiale intanto raccoglieva voci che lo accusavano di avere inviato in Inghilterra il veleno per far morire Caterina d'Aragona. La morte di Caterina e la disgrazia in cui cadde Anna Bolena aprirono ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] repubblicani disegnata da U. La Malfa. Quanto ai comunisti, scrisse ancora al figlio nel 1948, "chi ha nel sangue il veleno razionalista e la necessità di tutto criticare, non potrà mai essere dei loro" (ibid.). Il suo sentire politico - prescindendo ...
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QUERINI , Vincenzo
Giuseppe Trebbi
QUERINI (Quirini), Vincenzo (in religione Pietro). – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1478 (o forse nel 1479). Era figlio del patrizio veneziano Girolamo (quondam [...] giorni dall’amico Giustiniani, sollecitamente accorso da Camaldoli.
Morì a Roma il 23 settembre 1514. Giustiniani non escluse il veleno fra le possibili cause della sua morte; più verosimilmente, soffriva da tempo di una forma di tubercolosi.
Opere ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] 31 maggio 1594 e fu seppellito nella cattedrale.
Paiono senza riscontro le dicerie seicentesche che raccontano di una fine violenta (pugnale o veleno) per mano di un nobile offeso da una predica. Nel 1596 la sua raccolta di libri (665 volumi per 480 ...
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SFORZA, Ascanio Maria
Marco Pellegrini
SFORZA, Ascanio Maria. – Nacque il 3 marzo 1455 a Milano da Francesco Sforza, duca di Milano, e da Bianca Maria Visconti.
All’età di dieci anni fu avviato alla [...] morte improvvisa del cardinale, che fu attribuita alla peste o al mal francese, anche se non mancarono i sospetti di veleno.
Il suo patrimonio venne incamerato da Giulio II, che ne utilizzò una parte per erigere il magnifico monumento sepolcrale ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
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Nacque il 15 marzo 1488 da Carlo e da Caterina Visconti. Venne avviato giovanissimo al mestiere delle armi, a fianco del maggior cqndottiero milanese del tempo Gian [...] 5301 ... passò da questa a mìglior vita, quasi disperato" (ibid.).Sulla morte del B. corse anche qualche sospetto di veleno, tanto parve improvvisa e opportuna. Lasciò eredi i figli del fratello Pierfrancesco, legando mille scudi d'oro ad una figlia ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] e società..., a cura di A. De Bernardi, Milano 1982, pp. 317-329; M. Boari - R. Froldi, P. Z., il concetto di veleno e i fondamenti della tossicologia forense, in Zacchia. Archivio di medicina legale, sociale e criminologica, LX (1987), pp. 1-14; V ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...