ARMENISE, Raffaele
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Bari il 20 marzo 1852. Vinta una borsa di studio della sua provincia di sessanta lire mensili, passò a Napoli alla scuola di G. Ruo e di D. Morelli. [...] Ancre,l'Usurario ebreo (Banco di Napoli), il Vaticano (Società delle Belle Arti di Genova), Lo scotto troppo caro, La prova del veleno, I libertini (esposto a Torino nel 1880), nonché il Torneo,la Corrida,il Circo e il Carro di Tespi nella cupola del ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] considerarsi come il primo fondamento della parassitologia. Molte opere minori contengono osservazioni notevolissime, come quelle sul veleno delle vipere (Osservazioni intorno alle vipere, 1664), sui sali fattizi ricavati dalla liscivia delle ceneri ...
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Felice V, antipapa
Francesco Cognasso
Amedeo VIII, duca di Savoia, figlio primogenito di Amedeo VII conte di Savoia e di Bona di Berry, nacque nel castello di Chambéry il 4 settembre 1383. Successe [...] all'ava Bona di Borbone assistita da un consiglio di grandi feudatari. Ma, sorte voci che Amedeo VII fosse morto di veleno, la corte sabauda divenne teatro di vivaci lotte. Sospetti strani si diffusero sulla vecchia contessa Bona di Borbone ed i suoi ...
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Figlio primogenito (n. 1389 - m. Milano 1412) di Gian Galeazzo, successe al padre a quattordici anni, sotto la reggenza della madre Caterina, nelle più drammatiche condizioni del suo stato, minacciato [...] con l'aiuto di F. Barbavara, assunse personalmente il potere (1404) imprigionando la madre che morì dopo poco, pare per veleno, senza per questo porre rimedio all'anarchia. Si appoggiò allora alla fazione ghibellina creando governatore di Milano il ...
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Canonico (m. 1154) e tesoriere del capitolo della cattedrale di York (1130); la sua elezione (1142) ad arcivescovo, approvata da Innocenzo II, fu contrastata, sotto l'accusa di simonia e d'ingerenza del [...] i suoi autorevoli avversarî, dal ritiro penitente di Winchester fu riportato in sede (1154) da Anastasio IV; gli oppositori furono accusati d'averne provocata la morte con il veleno due mesi dopo. Onorio III lo dichiarò (1226) santo. Festa, 8 giugno. ...
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Conte (n. 1220 circa - m. Roma 1258) di Casalecchio, appartenente a una nobile famiglia bolognese, per la sua fama di equità fu chiamato a Roma e nominato senatore; nel triennio della sua carica (1252-55) [...] nuovo pontefice Alessandro IV e dei nobili, che lo imprigionarono. Liberato (1256), ritornò a Roma dopo un'insurrezione popolare, riprendendo con decisione anche maggiore la propria politica antinobiliare (1257). Morì l'anno dopo, forse per veleno. ...
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Figlio naturale (n. 1393 o 1394 - m. 1441) di Alberto V, ebbe la signoria ancora bambino sotto la protezione di Venezia. Nel 1409, facendo uccidere Ottobono Terzi signore di Reggio e Parma, s'impadronì [...] sempre più e forse N. sarebbe stato chiamato da lui al governo di Milano, se non fosse morto, pare per veleno. Abile politico, la sua vita familiare fu contrassegnata da violenze e dissolutezze che culminarono con la condanna a morte della sua ...
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Figlio (Pavia 1351 - Melegnano 1402) di Galeazzo Visconti e di Bianca di Savoia. Il padre lo fece sposare nel 1360 a Isabella di Valois (figlia del re di Francia Giovanni II), che portò in dote la contea [...] aveva diviso col fratello Galeazzo i territorî viscontei; finché nel 1385 catturò lo zio, e, sembra, lo soppresse col veleno. Riunito così il dominio, mirò a espanderlo verso la Lombardia orientale e l'Emilia. Abbatté la signoria scaligera a Verona ...
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Scrittore norvegese (Stavanger 1849 - Bergen 1906), il principale interprete, in Norvegia, della letteratura a sfondo sociale, alla quale si volse per influsso di G. Brandes. Nel romanzo Garman og Worse [...] ; nel romanzo Arbeidsfolk ("Lavoratori", 1881) è ferocemente satireggiato il cinismo della burocrazia di Cristiania; in Gift ("Veleno", 1882), l'educazione scolastica. Artisticamente più validi i racconti brevi (Noveletter), con cui esordì nel 1879. ...
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BRUSCHETTINI, Alessandro
TTaccari
Nacque a Senigallia il 31 maggio 1868. Compiuti gli studi classici, s'iscrisse alla facoltà di medicina all'università di Bologna, e sotto la guida di G. Tizzoni, dal [...] comportamento del virus della rabbia nel vuoto e in presenza di vari gas; questo lavoro e l'altro Sulla diffusione del veleno del tetano nell'organismo (Bologna 1891) - nel quale dimostrava per primo che la tossina tetanica è in grado di penetrare ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...