veleno
Francesca Turco
Un pericolo mortale
Quando una sostanza è capace di uccidere un essere vivente diciamo che è un veleno. Esistono veleni naturali e altri fabbricati dall’uomo, che oggi li utilizza [...] iniezioni sotto la pelle del viso di piccolissime dosi di botulino, una tossina letale per l’uomo. Talvolta invece i veleni sono appositamente usati al servizio della pena di morte: dal 1974, per esempio, negli Stati Uniti è stata introdotta la ...
Leggi Tutto
VERATRINA
Alberico BENEDICENTI
Dai semi della Sabadilla officinarum Br., liliacea della Cordigliera del Messico, sono stati estratti diversi alcaloidi: la sabadina, la sabadillina e specialmente la [...] di soffocazione, rallentamento del polso e caduta della pressione e infine morte per arresto del respiro. È un tipico veleno dei muscoli striati i quali rispondono a ogni stimolo con una contrazíone tonica prolungata che F. Bottazzi ha considerato ...
Leggi Tutto
Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] composta di innumerevoli ingredienti, tra cui la carne di vipera, utilizzata come antidoto contro i più svariati tossici e veleni; la sua formula era segreta e la sua preparazione era una pratica iniziatica riservata soltanto a persone appositamente ...
Leggi Tutto
Gruppo di composti, detti anche fosfatidi o fosfogliceridi, costituiti da acidi grassi, acido fosforico e glicerina legati insieme in una struttura comune. I f. che contengono, al posto della glicerina, [...] A (A1 e A2), B, C e D, presente solo nei vegetali. Fosfolipasi A, Ca2+ dipendenti, sono state ritrovate nel veleno di alcuni serpenti.
I f. sono prodotti nell’industria dell’olio di soia e sono impiegati industrialmente come riduttori di viscosità ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] . Strettamente legata e inscindibile dalla f. è la tossicologia. Non esiste farmaco che non possa essere veleno e non esiste veleno che, almeno potenzialmente, non possa essere farmaco. La tossicologia ha attualmente invaso, con i problemi dell ...
Leggi Tutto
Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] creato vasti giardini dove coltivava le erbe medicamentose delle quali conosceva ogni virtù. Ferito da Ercole con una freccia intinta nel veleno dell'Idra, il centauro riuscì a guarire fasciando la piaga con un'erba che da lui avrebbe preso il nome ...
Leggi Tutto
siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] . eterologhi. I s. più usati a scopo terapeutico sono quello antidifterico, antitetanico, antibotulinico e quello contro il veleno delle vipere (detto anche s. antivipera o, più genericamente, s. antiofidico).
La sieroprofilassi è la somministrazione ...
Leggi Tutto
leghe metalliche
Leopoldo Benacchio
Miscele di metalli per materiali di qualità sempre migliore
Le leghe metalliche sono materiali ottenuti miscelando tra loro due o più metalli e altri elementi per [...] sono creati molti tipi diversi di bronzo, ottenuti perfino con l’aggiunta di arsenico, un elemento che notoriamente è un potente veleno, ma che rende la lega particolarmente dura e resistente. I primi esempi di uso del bronzo risalgono circa al 2300 ...
Leggi Tutto
Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] m., ha formula HgCl2; si presenta in forma di cristalli bianchi o in polvere, ha sapore metallico astringente ed è assai velenoso. Si può preparare per clorurazione diretta del m. in storte di quarzo riscaldate dall’esterno nelle quali il m. brucia ...
Leggi Tutto
veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...