Scrittore (Viareggio 1910 - Agrigento 1991). Medico, fu a lungo primario dell'ospedale psichiatrico di Maggiano, presso Lucca. Esordì come poeta (Poesie, 1934; Amicizia, 1939; Veleno e amore, 1942; '44-'48, [...] 1949; L'asso di picche, 1955), ma diede le sue prove migliori nella narrativa, con romanzi (Il figlio del farmacista, 1942; Bandiera nera, 1950; Il deserto della Libia, 1951; La brace dei Biassoli, 1956; ...
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Gesuita (Vergnacco, Udine, 1852 - Gorizia 1925), teologo, prof. alla pont. università Gregoriana di Roma (1887-92 e dal 1912). Rigido seguace del tomismo, scrisse, tra l'altro: Il veleno kantiano (1907) [...] e Le 24 tesi della filosofia di s. Tommaso (1917) ...
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Letterato (Modena 1821 - Milano 1868); partecipò alla prima guerra d'indipendenza; scrisse commedie e drammi sotto l'influenza del teatro francese, da lui peraltro parodiato con arguzia (I drammi francesi, [...] ovvero la bara, il veleno, il disonore, la maschera, la pazzia e l'eccidio finale, 1858); grande successo ebbero alcuni suoi vaudevilles (I zuavi, ovvero un'ora al campo, 1859; Il diavolo rosso, 1860, ecc.). ...
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Naturalista (Caprino, Bergamo, 1767 - Pavia 1829), successore di L. Spallanzani nella cattedra di storia naturale dell'università di Pavia (1799); pubblicò studî anatomici sui vermi e sui molluschi, osservazioni [...] sugli animali ibernanti e ricerche sul veleno delle vipere. ...
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Medico (Moutier-Doubs, 1852 - Parigi 1906). Svolse la parte essenziale della sua attività a Besançon presso la scuola di medicina e farmacia e al Muséum di Parigi quale assistente alla cattedra di patologia [...] comparata. Delle sue molte ricerche ebbero particolare rinomanza quelle sul veleno degli animali, in particolare dei serpenti, alla conoscenza del quale diede un vasto e significativo contributo, studiandone la composizione chimica, il meccanismo di ...
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Naturalista (Pomarolo 1730 - Firenze 1805). Microscopista tra i più grandi del sec. 18º, F. cercò di dimostrare la struttura fibrillare della materia vivente ed è considerato, grazie alle sue osservazioni [...] anche agli studi sulla contrazione dell'iride (di cui scoprì il canale che porta il suo nome) e sugli effetti del veleno delle vipere e di altre sostanze tossiche. F. giunse a scoprire e a descrivere le fibre nervose ("cilindri nervosi primitivi ...
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Cortigiano e poeta inglese (Compton-Scorpion, Warwickshire, 1581 - Londra 1613). Consigliere di Robert Carr, visconte di Rochester, per essersi opposto alle sue nozze con Frances Howard, contessa di Essex, [...] fu imprigionato nella Torre di Londra (1613), dove la Howard lo fece morire di lento veleno. Ha un posto nella letteratura per il suo poema A wife (1614) che, a partire dalla seconda edizione (1614), si arricchì di un'appendice (Characters) di ...
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Medico e zoologo (Milano 1833 - Napoli 1877), prof. di anatomia comparata nell'univ. di Napoli (dal 1866); socio corrispondente dei Lincei (1871). Eseguì importanti ricerche, soprattutto sugli animali [...] marini (secrezione dell'acido solforico nei Gasteropodi, fosforescenza degli animali); descrisse i Desmoscolecidi; fu in Egitto (1872-73) e vi compì studî sul veleno dei serpenti e della tarantola. ...
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Gentildonna francese (Coeuvres 1571 - Parigi 1599), sorella di François-Annibal I. Ispirò nel 1591 una vivissima passione a Enrico IV, che la fece sposare prima a Nicolas d'Amerval de Liencourt e poi, [...] ottenuto l'annullamento del matrimonio, l'avrebbe probabilmente fatta regina se non fosse improvvisamente morta (si parlò anche di veleno). A Enrico IV, che l'aveva creata marchesa di Monceaux e duchessa di Beaufort, diede due figli, César e ...
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Scrittore romeno (Dorohoi, Botoşani, 1894 - Bucarest 1964), fratello di Ionel. In Hronicul măscăriciului Vălătuc ("Cronaca del buffone Vălătuc", 1928) ha saputo far rivivere, raccontando avventure ed episodî [...] "; con lo stesso animo ha trattato amici e nemici nei due voll. di Tămâie şi otravă ("Incenso e veleno", 1934). Epigrammista e madrigalista ispirato, portato alla caricatura linguistica, ha lasciato anche Cântece de ospiciu ("Canti da manicomio ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...