AGUIARI, Lucrezia, detta La Bastardina o La Bastardella
Riccardo Nielsen
Nata a Ferrara nel 1743 da genitori ignoti, sarebbe stata trovata, secondo una tradizione raccolta dal Cavallini, neonata, sopra [...] di cappella alla corte. Morì il 18 maggio 1783, probabilmente di tisi e non, come fu anche detto, di lento veleno propinatole da invidiosi della sua arte. Ebbe funerali pubblici e fu sepolta nella chiesa del Carmine (ora soppressa).
La sua voce ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] all'incauto giovinetto colla promessa - peraltro non mantenuta ché Visconte suppone fantasioso il Bosio, fu poi fatto morire di veleno - di liberare il padre. Meno colorito, ma forse più veritiero il medico rodigino Giovanni Tommaso Minadoi, che avrà ...
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LANDOLFO
Francesca Roversi Monaco
Di L., capo con Arialdo della pataria milanese e fratello di Erlembaldo, che gli succedette alla guida del movimento, si ignora la data di nascita, collocabile nella [...] L. che, nella Pasqua del 1058, sarebbe stato assalito in chiesa da un clericus, armato di un pugnale intinto nel veleno. L'attentato fallì e l'assalitore, catturato dalla folla, fu subito perdonato dallo stesso L. sul quale, miracolosamente, il ...
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DELLA ROCCA, Tinuccio
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Figlio di Guglielmo detto Lemmo di Gherardo, apparteneva a una famiglia originaria della Maremma pisana: visdomini di Rocca a Palmento presso Campiglia [...] soprannome Bergo dato al giovane conte Ranieri Novello.
Improvvisamente, Ranieri Novello morì il 5 giugno 1347, si disse di veleno propinatogli addirittura per volere dei Della Rocca (nel Medioevo le morti improvvise venivano facilmente attribuite al ...
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FRACASSI, Patrizio
Marco Pierini
Nacque a Siena il 24 dic. 1875 da Buonafede, marmista, e Marina Lorenzetti. Nel 1889 si iscrisse all'istituto d'arte di Siena del quale fu allievo fino al 1901. Gli [...] Carrara, Torino). Del 1900 sono la lapide in marmo di Garibaldi a Montieri e il grande gruppo in gesso La prova del veleno, del quale rimangono due sole figure a tutto tondo, il busto di Nerone e lo schiavo avvelenato colto nello spasmo estremo della ...
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AGNELLI (Agnellis, de Agnellis), Ludovico
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Nacque a Mantova, presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Il 19 genn. 1478 fu creato chierico di camera da Sisto IV papa, che, nel dicembre, lo inviò [...] ott. 1499. Egli morì a Viterbo il 3 novembre dello stesso anno, di peste, o, come vogliono alcuni, per veleno fattogli propinare dal duca Valentino, desideroso di impadronirsi delle sue ricchezze.
Fonti e Bibl.: Iohannis Burckardi, Liber Notarum, in ...
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ARAGONA, Federico d'
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Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] di tutti i beni e farlo imprigionare. E appunto in carcere il conte di Luna finì i suoi giomi, con fondato sospetto di veleno nel 1438.
Fonti e Bibl.: G. Zurita, Anales de la Corona de Aragón, Zaragoza 1610, XIII, capp. 57-58, 60; III, pp. 190 ...
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GIRARDI (Gerardi, Gherardi), Maffeo
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia probabilmente nel 1406, secondo dei figli maschi di Giovanni di Francesco e Franceschina di Maffeo Barbarigo.
Il nonno paterno [...] al patriarcato, fin dalla sua costituzione nel 1451, nonché la sopraggiunta morte del Barozzi, che a Roma taluni attribuirono al veleno, permisero infine al Senato di designare il G., che Paolo II si rassegnò però a confermare solo nel dicembre 1468 ...
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GONNELLA, Filippo Maria
Orsola Gori Pasta
, Nacque a Livorno il 28 maggio 1722 (fu battezzato il 31) da Bernardo di Bartolomeo e da M. Domenica di Francesco Pezzuto, ambedue di Livorno. Studiò nell'Università [...] e illuministe degli enciclopedisti francesi ("La corte di Roma le volle [le note] nella edizione di Lucca come un antidoto di quel veleno che si suppone di trovar nell'opera": così l'Aubert a P. Verri, 1° maggio 1769, in Lay, p. 119; gli editori ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] trama al padrone, il quale lo indusse a secondare il disegno, e quando ebbe in mano tutte le prove, compreso il veleno procurato all'uopo da Carpi, imprigionò il cancelliere denunciando la congiura al duca Ercole. Ma questi non poteva sacrificare un ...
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veleno
veléno (poet. venéno) s. m. [lat. venēnum, prob. affine a Venus «Venere», e quindi con il senso originario di «filtro amoroso»]. – 1. a. Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole,...
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione...