CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] , assieme alla Fuga in Egitto (1666circa), della dispersa collezione Velo, data ancora per irreperibile dal Pilo (1961, p. 136 6, pp. 16-18; F. Dal Forno, Aggiunte al C., in Vita veronese, XXIII (1970), pp. 7-19; F. Barbieri, Palladio e Monte Berico, ...
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MUSSATO, Albertino
Marino Zabbia
MUSSATO, Albertino. – Nacque a Padova nel 1261, al tempo della vendemmia, come è annotato nel De celebratione sue diei nativitatis fienda vel non (l’opinione secondo [...] in breve tempo, forse dopo il ritorno dalla prigionia veronese, alla Historia augusta lavorava già da qualche anno, certo Id., La tradizione del ‘De gestis Henrici’ di A. M. e il velo di Margherita, in Filologia mediolatina, XVI (2009), pp. 81-113; Id ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] . Acquistata in quell’anno la villa di Avesa, sui colli veronesi, che gli sarà distrutta nel 1796 dalle truppe francesi (sarà , quella ‘bianca malinconia’ (leucocolìa) che cala come velo uniforme su di uno scenario, appunto, ‘campestre’. Sorta ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] ordinato da Leone XII alla morte dei maestro, e quello del filologo veronese padre Antonio Cesari (1831; cfr. Hubert, 1964, pp. 177, realizzata col munifico lascito del conte Girolamo Egidio di Velo.
Intorno ad essa si accese una grande polemica, ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] dipinto così denso di sollecitazioni culturali che vanno dal Veronese e dal Tintoretto al Procaccini e al Rubens, non (Genova, Palazzo Bianco, dep. Accademia Ligustica); Madonna del velo (Genova, Palazzo Bianco, dep. ospedale di Pammatone); Cena ...
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VENETO
M. Merotto Ghedini
(lat. Venetus)
Regione dell'Italia nordorientale, parte centrale dell'area già abitata dagli antichi Veneti, dai quali avrebbe preso voce la Venetia romana e, più oltre nel [...] Verona 1959, pp. 131-155; L. Magagnato, Arte e civiltà nel Medioevo veronese, Torino 1962; P.L. Zovatto, L'arte medievale, in Verona e il , pp. 59-94; E. Marchetto, S. Giorgio di Velo d'Astico, Velo d'Astico 1984; A.A. Settia, Castelli e villaggi nell ...
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SFONDRATI, Francesco
Massimo Carlo Giannini
– Nacque a Cremona il 25 ottobre 1493, da Giovan Battista e da Margherita Omodei Trivulzio.
La famiglia, forse di origini mercantili, era entrata nel novero [...] sue quattro figlie alle angeliche, dove avrebbero preso il velo.
L’ascesa sociale di Sfondrati è ben testimoniata dal fatto rivista storica, LXXI (1987), pp. 74-76; E. Veronese Ceseracciu, Niccolò Sfondrati, papa Gregorio XIV, studente di leggi a ...
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COLI, Giovanni
Robert Enggass
Nacque nel 1636 a San Quirico (Lucca); fu avviato alla pittura da Sebastiano Gherardi, mediocre pittore lucchese padre di Filippo, amico e socio del C. per tutta la vita. [...] loro beni, soldi e quadri - possedevano anche dei Tintoretto e Veronese - su una nave che era stata attaccata dai pirati. Inoltre, che riporta a Gerusalemme la vera croce al centro; Angeli col velo della Veronica e Angeli con la s. Croce dei Lucchesi ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] durata è tale che la laterale non viene affatto realizzata. Ad es., mentre nel veronese e nel bellunese si avrà [aˈnɛːli] per anelli, [ˈsteːla] per (il postdorso della lingua si solleva verso il velo palatino) che si aggiunge al diaframma primario ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] , che vive ancora e che sarebbe infatti cantata nel veronese, la quale conserva, anche nell'elaborazione polifonica, il tocco, in simile trasparenza, veramente soprannaturale, di velo sonoro una simile rispondenza di virtù drammatico-musicali. ...
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pandoro
pandòro s. m. [da pan(e) d’oro]. – Dolce tradizionale veronese, soffice e leggero, fatto con fior di farina, zucchero, burro, uova e lievito di birra; ha forma alta, a grandi costole diritte, disposte secondo il disegno di una stella...