Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...] Bergerie, composta di poesie e di prose, la vena didattica e scientifica e il peso delle fonti classiche come giovani poeti della Pléiade. Il suo interesse per la lirica lo porta naturalmente verso gli elegiaci latini (Virgilio, Ovidio, Orazio) e ...
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LUPPI, Ermenegildo
Francesca Franco
Nacque a Modena il 21 ott. 1877 da Giovanni e da Barbara Resta. Intorno al 1897 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove divenne allievo dello [...] G. Possamai), tra il 1925 e il 1928 il L. portò a compimento i monumenti, celebrativi della Grande Guerra, per le Giovanni (bronzo), fedeli nella tematica alla sua più originale vena ispiratrice. Due anni dopo fu eletto nel Consiglio accademico dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera musicale di Igor Stravinskij per un trentennio circa si identifica con i principali [...] cantata-balletto Le nozze (Les noces, iniziata nel 1914 ma portata definitivamente a termine solo nel 1923), che inscena i rituali nuziali di The Rake’s Progress: l’esaurimento della vena poetica neoclassica, la scomparsa della figura antagonista di ...
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TADDEO di BARTOLO
G. Neri
Pittore senese (m. nel 1422) attivo in Italia centrosettentrionale dalla seconda metà del 14° al primo ventennio del 15° secolo. Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 309) ipotizzò [...] fresco, oggi perduta, di una cappella dietro l'altare e per le porte di un organo. Tra il 1406 e il 1408 T. eseguì un'importante ancora in Palazzo Pubblico. Nelle ultime opere di T. la vena creativa pare andare esaurendosi, e si risolve, a partire ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] sannazzariana - va dal 1539 al 1547. Nella prima parte del soggiorno portò a termine e, non senza contrasti, sistemò la gigantesca statua in dell'altare principale della chiesa dei Servi. La vena del manierismo più atono e disincantato, che pure ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] nei particolari di forme in controluce, dove veramente riesce a portare la sfaccettatura di Andrea del Sarto fino all'effetto di anche in questo genere straordinari effetti pittorici di vena macchiettistica, fondendo con autentico gusto e sensibilità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incompiuto L’uomo senza qualità resta una delle opere più significative e [...] in Törless funziona egregiamente come meccanismo di apertura delle porte dell’inconscio, di pulsioni e desideri inconfessati.
Dopo e ironico; talora si tratta di una vera e propria vena satirica (Enrico De Angelis). All’interno di una tale ottica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Ottocento è il secolo in cui il balletto raggiunge il suo maggior successo e la piena [...] non sia affatto un’assoluta novità, è la Taglioni a portarla all’alto virtuosismo e a renderla famosa, anche per la sua l’ultimo capolavoro di un romanticismo ormai lontano dalla vena originaria.
Esiti tardo-romantici nella Russia imperiale
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone francese del Novecento riprende e rinnova due filoni delineatisi nel secolo [...] importa se la Spagna è morta
Ascolta la morte davanti alla tua porta
È Grimau che te la conduce
Franco la muerte
Tu dormi con rive gauche, letterariamente raffinato e intriso di una sottile vena d’angoscia. La sua interprete più incisiva è Juliette ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] affreschi con due Figure muliebri danzanti nella lunetta sopra la porta d’ingresso e con tre Putti alati con cornucopia dovuta al «grave choc psicologico» che ne aveva prosciugato la vena creativa in seguito a quell’immane tragedia (Chastel, 1983, p ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...