Curie ed uffici
Andrea Padovani
Un complesso problema storiografico
È sicuramente impossibile, allo stato delle conoscenze attuali, tentare di ricostruire la rete complessa delle minori magistrature [...] la Serenissima s'è isolata dal resto d'Italia.
Il colpo più duro, però, lo porta Jean Bodin nella sua Methodus del 1566. In poche pagine percorse da una vena aspra e tagliente il giurista francese mira a demolire il mito veneziano. Che la città si ...
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Yacht design
Andrea Vallicelli
Gli yacht sono prodotti molto differenziati per dimensione, natura tecnica e formale. Se da una parte sono assimilabili ad architetture, in quanto artefatti abitabili, [...] alti per le misure di ingombro del corpo (altezza minima delle porte, larghezza dei passaggi, dimensioni di cuccette e sedute).
Lo . Tali variazioni della velocità e dell’angolo della vena incidente sulle vele prendono il nome in gergo nautico ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] e l'amore per la natura ispirava decoratori e ceramisti con vena possente ed inesausta. Gli ori di Mochlos ci dànno però - In Cina e nei paesi sotto la sua influenza, l'o. fu presto portata a un alto grado di perfezione: verso il III sec. a. C. il ...
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Decennali
Andrea Matucci
Il primo Decennale
Del primo Decennale, che risale all’autunno del 1504, possediamo tre redazioni, testimoniate da un codice autografo (BSAF, C VI 27), da un manoscritto laurenziano [...] ripensamenti.
Il Segretario scopre, dunque, la sua vena di scrittore, con una cronaca in terzine sugli «petra» (Cronica, II 49-51, ed. a cura di G. Porta, 1990-1991). Per le città abbiamo le denominazioni simboliche che ritroviamo identiche ...
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SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] monumentalità e libertà nei movimenti, animate da una vena eccentrica. Entrambe le caratteristiche avevano già fatto capolino ).
Al 1530 risale il Leone di s. Marco affrescato sulla porta di città verso Ceneda di Conegliano, ma soprattutto, il 15 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] persuasiva della sua «filosofia popolare» può essere continuata e portata su altri campi e temi. A incoraggiare Lombroso in pluricausale del crimine, ma rinvigorisce la sua vena divulgatrice attraverso un’intensa attività pubblicistica cui ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte (v. vol. V, p. 319)
M. Gawlikowski
G. Lacerenza
Con arte n. si intende la produzione artistica del regno costituito nel II sec. a.C. e annesso [...] ricorderemo ancora la «Palace Tomb», una larga facciata a quattro porte e due piani di portici a semicolonne, che ricorda senza dubbio
La decorazione figurata di el-Khazne dipende dalla stessa vena d'ispirazione, così come le pitture murali. I ...
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La letteratura della nuova Italia
Andrea Battistini
Nel maggio del 1913, mentre ancora «La Critica» veniva esaurendo la lunga serie di “Note” sulla più recente letteratura italiana, Benedetto Croce, [...] , essendo per lui l’ultimo autore classico, prima del declino che porta al decadentismo. Lo si direbbe una sorta di archetipo, e non positivo, indotta dall’«abbondanza», dalla «veemenza della sua vena» e dall’essere poeta «tutto fantasia, intatto e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] 1936.
Pessimismo, irrazionalismo, misticismo
La vena irrazionalistica del pensiero di Rensi, decisiva in una linea di pensiero assai feconda della cultura occidentale, che porta dall’antica sapienza greca almeno fino ad Arthur Schopenhauer (non a ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] , 1995, p. 15), motivo interpretato con vena sottilmente lirica e con gusto spiccato per l'eleganza V. Mariani, Roma 1935, pp. 292-294; J. Manilli, Villa Borghese fuori di porta Pinciana, Roma 1650, pp. 82, 110; F. Martinelli, Roma ornata… (1660-63), ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...