GRITA, Salvatore
Stefano Grandesso
Nacque a Caltagirone il 15 marzo 1828. Fu inizialmente affidato alle monache di clausura, ma più tardi lo presero con loro il padre naturale, il falegname Giovanni [...] incarichi più importanti sono però in contrasto con la vena poco produttiva e l'inadempienza dimostrata quando li ricevette Margherita), le ristrettezze economiche lo portarono alla perdita e al sequestro dello studio di via Porta S. Lorenzo, n. 92, ...
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RAGAZZONI, Ernesto
Gabriele Scalessa
RAGAZZONI, Ernesto. – Primo di cinque figli – gli altri erano Vittorio, Edvige, Carlo e Pietro –, nacque a Orta Novarese in una famiglia agiata l’8 gennaio 1870 [...] e distributore di bollette di spedizione presso la stazione di Porta Nuova. Si recava spesso al caffè Molinari in piazza ritorno alla Stampa. L’articolo era già documento di quella vena satirica e beffarda che distinse le liriche composte in seguito ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] Fermo, Pesaro e Bologna.
Precocemente si manifestò nel L. una vena creativa che lo spinse a cimentarsi con il disegno, la musica, L. rientrò a tempo pieno nel giornalismo, e dalla "porta principale", chiamato al Corriere della sera, all'epoca diretto ...
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ROBILANT, Mario Antonio Nicolis di
Paolo Pozzato
ROBILANT, Mario Antonio Nicolis di. – Nacque a Torino il 28 aprile 1855 da Carlo Alberto e da Lidia Nomis di Pollone, quarta figlia del conte Antonio, [...] mensa era diventata famosa per il numero e l’abbondanza delle portate, e per un uso generoso del vino e degli alcolici. Tuttavia risultano fondamentali, se pur viziate da una scoperta vena polemica, quella del generale Francesco Saverio Grazioli in ...
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COUNIS, Salomon-Guillaume
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Ginevra il 22 luglio 1785, figlio dell'incisore e orafo Jean-Michel e di Jacqueline-Elisabeth Favre. La famiglia, originaria di Kölleda in Sassonia [...] la precoce scomparsa della figlia, nel 1847, inaridì la vena del C., ormai figura eminente della colonia svizzera e della a Ginevra. L'Autoritratto a oliodegli Uffizi, dove Elisa porta allo scollo un cammeo con la figura della granduchessa da ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] fuoco d'artificio delle metafore scoprono in lui una vena comica e un'abilità che è l'esatta trasposizione A. Francesco Raineri (1550) e ne La Furiosa di G. B. Della Porta (1609), e l'importanza di questo personaggio nella codificazione del "tipo" è ...
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GUERCI, Cornelio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Langhirano (Parma) il 25 apr. 1857 da Michele e da Elena Sandri. Cresciuto in una famiglia di modesta condizione (ma dal padre, un "conservatore della vecchia [...] una disciplina di partito. Ben presto, ricondotta la vena drammaturgica nella dimensione del passatempo (prima aveva prodotto un totale di cinque legislature (XVIII-XXII).
In Parlamento portò, insieme con un carattere estroso che conferiva vivacità a ...
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MODESTI, Publio Francesco
Daniele Pattini
– Di famiglia patrizia, il M. (non Pier Francesco come riferito da Clementini) nacque a Saludecio, presso Rimini, il 17 ag. 1471. Non si conoscono i nomi dei [...] 1547 dal M. e collocata all’ingresso del paese sulla Porta Marina, dove ancora si trova: «Subvenit historiae sed fama encomiastici, la produzione poetica degli ultimi anni, abbandonata la vena epica che aveva ispirato l’opus maius, è caratterizzata ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] . verrebbe per altri versi confermata dalla vena popolareggiante e dalle tecniche compositive dei suoi Battista, ilPalermo informa che fu recitata "in Santo Salvi fuori Porta alla Croce" nel 1525. Si tratta di una particolare rappresentazione ...
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VECCHI, Orfeo
Dario De Cicco
VECCHI, Orfeo. – Nacque intorno al 1551, da famiglia milanese.
La principale fonte d’informazione circa la sua biografia, ossia lo status personalis redatto nel luglio del [...] esperienza musicale; nella capitale del Ducato risiedette in zona Porta Nuova, nella parrocchia di S. Stefano in Nosiggia. Milano, Milano 1619, p. 54). Della sua ferace vena compositiva dà palmare testimonianza la copiosa produzione polifonica: mandò ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...