GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] emulo, se non direttamente allievo, di Bartolomeo Pinelli, secondo la vena più sbrigativa e grottesca del Meo Patacca (1825). Il G. Torlonia, fratello di Alessandro, nei pressi di porta Pia (completamente distrutta da un attentato nel dopoguerra ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] sei busti in terracotta che fonti ottocentesche ancora ricordano sulle porte della sala terrena di villa Ghellini a Villaverla; e così la dialettica delle due opposte correnti, una fresca vivace vena tardo-barocca e "rococò", con esiti non lontani ...
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EREDIA (d'Eredia, d'Heredia), Luigi
Rosario Contarino
Poeta e letterato palermitano, nacque nella seconda metà del sec. XVI da nobile famiglia.
Compì studi giuridici, grazie ai quali poté ricoprire [...] sempre parsimonia di immagini e naturale misura. A questa vena lirico-melodica sono conformi non solo gli altri quindici intermezzi tra i cinque atti della commedia di G. B. Della Porta. La rappresentazione, che nei primi due quadri ha per soggetto ...
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GRITA, Salvatore
Stefano Grandesso
Nacque a Caltagirone il 15 marzo 1828. Fu inizialmente affidato alle monache di clausura, ma più tardi lo presero con loro il padre naturale, il falegname Giovanni [...] incarichi più importanti sono però in contrasto con la vena poco produttiva e l'inadempienza dimostrata quando li ricevette Margherita), le ristrettezze economiche lo portarono alla perdita e al sequestro dello studio di via Porta S. Lorenzo, n. 92, ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] Fermo, Pesaro e Bologna.
Precocemente si manifestò nel L. una vena creativa che lo spinse a cimentarsi con il disegno, la musica, L. rientrò a tempo pieno nel giornalismo, e dalla "porta principale", chiamato al Corriere della sera, all'epoca diretto ...
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COUNIS, Salomon-Guillaume
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Ginevra il 22 luglio 1785, figlio dell'incisore e orafo Jean-Michel e di Jacqueline-Elisabeth Favre. La famiglia, originaria di Kölleda in Sassonia [...] la precoce scomparsa della figlia, nel 1847, inaridì la vena del C., ormai figura eminente della colonia svizzera e della a Ginevra. L'Autoritratto a oliodegli Uffizi, dove Elisa porta allo scollo un cammeo con la figura della granduchessa da ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] fuoco d'artificio delle metafore scoprono in lui una vena comica e un'abilità che è l'esatta trasposizione A. Francesco Raineri (1550) e ne La Furiosa di G. B. Della Porta (1609), e l'importanza di questo personaggio nella codificazione del "tipo" è ...
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GUERCI, Cornelio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Langhirano (Parma) il 25 apr. 1857 da Michele e da Elena Sandri. Cresciuto in una famiglia di modesta condizione (ma dal padre, un "conservatore della vecchia [...] una disciplina di partito. Ben presto, ricondotta la vena drammaturgica nella dimensione del passatempo (prima aveva prodotto un totale di cinque legislature (XVIII-XXII).
In Parlamento portò, insieme con un carattere estroso che conferiva vivacità a ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] . verrebbe per altri versi confermata dalla vena popolareggiante e dalle tecniche compositive dei suoi Battista, ilPalermo informa che fu recitata "in Santo Salvi fuori Porta alla Croce" nel 1525. Si tratta di una particolare rappresentazione ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] Napoli del primo quarto del '600 era pari a quella di G.B. Della Porta nel tardo 1500. Il commediografo A. A. Amabile in un suo prologo lo ". È percorsa sin dal prologo da una briosa vena polemica antiuxoria, di cui è interprete l'anziano innamorato ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...