DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] . verrebbe per altri versi confermata dalla vena popolareggiante e dalle tecniche compositive dei suoi Battista, ilPalermo informa che fu recitata "in Santo Salvi fuori Porta alla Croce" nel 1525. Si tratta di una particolare rappresentazione ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] Napoli del primo quarto del '600 era pari a quella di G.B. Della Porta nel tardo 1500. Il commediografo A. A. Amabile in un suo prologo lo ". È percorsa sin dal prologo da una briosa vena polemica antiuxoria, di cui è interprete l'anziano innamorato ...
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LA CAVA, Mario
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Bovalino, in Calabria, l'11 sett. 1908 da Rocco, maestro elementare, e da Marianna Procopio.
La madre, donna semplice e poco istruita, era tuttavia dotata [...] e C. Alvaro, del quale ammirava e condivideva soprattutto la vena meridionalista.
La vocazione che spingeva il L. a diventare scrittore in effetti dominata dalla presenza del protagonista che porta all'abbrutimento tutto quanto lo circondi; tuttavia, ...
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DEL GIOGANTE, Michele
Paolo Procaccioli
Nacque a Firenze nel 1387 da Nofri di Michele di Maso Del Giogante (Mato riporta F. Flamini; ma Maso è scritto all'inizio dell'Arte della memoria, autografo, [...] coronario affrontano in maniera convenzionale e con scarsa vena poetica l'argomento della gara, l'amicizia, priva di parole e toni di maniera, dei propri limiti poetici, che lo porta a tenersi al di fuori del Certame ("né vo', né chieggio esser qui ...
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GHERARDESCA, Alessandro
Miranda Ferrara
, Nacque a Pisa l'11 marzo 1779, da famiglia di origine israelita. Dopo aver usufruito di un pensionato di studio a Roma, entrò a fare parte della pubblica amministrazione [...] G. trovò la più congeniale espressione per la sua vena romantica e neomedievalista. Sovrintese alla trasformazione in parco di ; alla morte del G., gli subentrò A. Della Valle che portò a compimento il corpo centrale della fabbrica.
Il G. presenziò, ...
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JESI (Iesi), Samuele
Federico Trastulli
Nacque a Correggio, presso Reggio Emilia, il 4 sett. 1788 da Israele Isacco e Allegrina Camerini. Rimasto presto orfano, "mostrò fin dall'infanzia non dubbia, [...] Gabinetto Vieusseux consentirono allo J. di alimentare la sua vena già prolifica e di esplicitare al meglio "l'ingegno Giovanni Battista e Stefano dipinta da Bartolomeo di Paolo (Baccio della Porta) per il duomo di Lucca e l'incisione della lastra (su ...
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LORENZO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque da Giovanni, a Terricciola, tra Pisa e Volterra, intorno al 1390.
Secondo le ricerche di Tempesti, pubblicate da Moreni, L. apparteneva a un ramo decaduto della [...] natura daemonum et tentatione, nei quali si legge una vena di quel gusto per il magico che sposa la tradizione aveva pregiudicato l'attendibilità della fonte.
Quest'indicazione porta inoltre a interrogarsi sul significato da assegnare all'appellativo ...
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JODI, Casimiro
Monica Grasso
Nacque a Modena il 30 ott. 1886 da Giacomo e Almerina Banfi.
Nel 1899 esordì come disegnatore satirico con lo pseudonimo di Costanzo Lodi nella strenna Il Marchese di Natale [...] e di Sartorio, altri, di piccolo formato, esprimono la vena più vivace e bozzettistica dello J. (Fruttivendola e Rustico a Verona come ufficiale di fanteria, destinato alla stazione ferroviaria Porta S. Giorgio. Qui sposò Maria Anna Faglioni, il 17 ...
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CHECCHI, Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 21 ott. 1916 da Amedeo e da Davidica Carolina Beduschi. Dopo aver studiato pittura all'Accademia di belle arti della città natale, frequentò gli ambienti [...] del mancato suicida in Roma città libera o La notte porta consiglio di M. Pagliero (1946), un personaggio favolistico prova, col personaggio del gioielliere Gabriele Sertinori, di una vena di commediante ricca di sfumature sapide, meritando, l'anno ...
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GIANNOTTI, Antonia
Anna Laura Saso
Figlia di Francesco d'Antonio, nacque a Firenze intorno al 1452. Erronea appare l'ipotesi della sua appartenenza al casato dei Tanini sostenuta da alcuni studiosi [...] (1488), la G. entrò nel convento agostiniano dell'Assunta fuor di porta di S. Gallo a Firenze, dove morì in data non precisata.
letteraria bensì all'edificazione morale e religiosa. La vena poetica della G. rivela un indiscutibile talento nella ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...