FIORENZO di Lorenzo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Lorenzo di Cecco di Pascolo, falegname ed intagliatore, nacque a Perugia intorno al 1440. Tra il 1463 e il 1469 risulta iscritto nella matricola [...] Madonna della Misericordia dello xenodochio di S. Egidio, in porta S. Angelo, conservata nella Galleria nazionale dell'Umbria. opere dei contemporanei nel tentativo di rinverdire la propria vena pittorica.
Di poco anteriore è la complessa decorazione ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] si stabilì a Venezia.
Il F. aveva maturato la sua vena pittorica - al contrario dello zio suo maestro - in direzione di Roma, realizzandovi scene e costumi. Il progetto non andò in porto, ma segnò l'inizio di una stretta collaborazione e amicizia tra ...
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BERTO, Giuseppe
Giorgio Pullini
Nacque a Mogliano Veneto (Treviso) il 27 dic. 1914 da Ernesto e da Norina Peschiutta. Il padre era un maresciallo dei carabinieri che, dopo il congedo, gesti un negozietto [...] passato e ricostruiscono con toni sentimentali e anche con una vena di bonaria ironia le estati giovanili a Mogliano, i primi 'ultimo romanzo La gloria (ibid., 1978) che il B. porta alle estreme conseguenze il suo complesso di emarginazione (o "di ...
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LUPPI, Ermenegildo
Francesca Franco
Nacque a Modena il 21 ott. 1877 da Giovanni e da Barbara Resta. Intorno al 1897 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove divenne allievo dello [...] G. Possamai), tra il 1925 e il 1928 il L. portò a compimento i monumenti, celebrativi della Grande Guerra, per le Giovanni (bronzo), fedeli nella tematica alla sua più originale vena ispiratrice. Due anni dopo fu eletto nel Consiglio accademico dell ...
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ANGELO di Michele, detto il Montorsoli (in religione Giovanni Angelo)
Stefano Bottari
Nacque a Montorsoli (Firenze) nel 1507, e fece il tirocinio, attento principalmente alle forme di Iacopo Sansovino, [...] sannazzariana - va dal 1539 al 1547. Nella prima parte del soggiorno portò a termine e, non senza contrasti, sistemò la gigantesca statua in dell'altare principale della chiesa dei Servi. La vena del manierismo più atono e disincantato, che pure ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] toccata di tratti palizziani.
Già allora a si convinta vena naturalista era sottinteso un sentimento di civile partecipazione agli città, ne celebrerà l'evento con quella Carica dei bersaglieri a Porta Pia (1871: Napoli, Museo di Capodimonte) che è il ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] nei particolari di forme in controluce, dove veramente riesce a portare la sfaccettatura di Andrea del Sarto fino all'effetto di anche in questo genere straordinari effetti pittorici di vena macchiettistica, fondendo con autentico gusto e sensibilità ...
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ERRANTE, Vincenzo
Rosario Contarino
Commediografo siciliano, nacque probabilmente a Castelbuono (Palermo), dove in ogni caso visse e operò; la sua data di nascita si deve collocare all'incirca nel 1578, [...] sua qualche greve risonanza.
L'E., con la sua vena urbana e i suoi giudiziosi scioglimenti rispettosi del buon costume incontrollabili o dagli eccessi furbeschi e parodistici. Egli porta nella sua scrittura un entusiasmo di giovane letterato, che ...
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BALDI, Lazzaro
Evelina Borea
Nacque a Pistoia nel 1624 circa. Attratto dalla fama del conterraneo Pietro Berrettini da Cortona, desiderò avviarsi alla pittura sotto la sua guida e pertanto lo raggiunse [...] nel tempietto borrominiano in S. Giovanni in Oleo a Porta Latina, dipinti nel 1658 circa; qui il pittore e pittore lo spingeva a dedicarsi a opere pie, il B. trova una vena di drammaticità, nello sbattimento di lumi e di moti, che sembra rifarsi alla ...
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AVERSA, Tommaso
Anna Migliori
Nato a Mistretta (Messina) nel 1623, Compì gli studi letterari a Palermo, dove trascorse buona parte della sua vita, legato da amicizia con alcuni personaggi fra i più [...] è altrettanto rigorosa, mentre si accentua una vena popolaresca che si riallaccia direttamente alla tradizione del di Ortensio Scammacca, Siracusa 1910, pp. 31 s.; R. La Porta-Parlato, Note sul teatro popolare siciliano,Palermo 1917, pp. 47-52; ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...