DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] del suo repertorio. Sfruttando la popolarità conseguita in teatro, Mattoli portò sullo schermo la sigla Za Bum come casa produttrice e realizzò populismo che fino ad allora si era insinuato nella vena creativa del D. e applica, nel modo più ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] di E. De Medio, nel teatro di posa di porta del Popolo a Roma, precorrendo l'esperienza cinematografica espressionista tedesca offrì uno spettacolo vario, vivo, con una saliente vena caricaturale: le scene schematiche affidate ad Antonio Valente, i ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] di massimo fervore creativo accompagnato da una prolifica vena inventiva. Nel 1928 a Milano venne pubblicato quello sett. 1974; U. Eco, introd. a A. Campanile, Se la luna mi porta fortuna, Milano 1975, poi in Id., Sugli specchi, Milano 1985, pp. 271- ...
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BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] in un atto che a Pavia e a Milano G. Sbodio doveva portare a un caloroso successo (più bella di tutte, per vivace umanità, rimase che per un'arte meno fine ma più robusta, per la vena popolana. Un giudizio penetrante da G. Pullini, quando sottolinea ...
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ERRANTE, Vincenzo
Rosario Contarino
Commediografo siciliano, nacque probabilmente a Castelbuono (Palermo), dove in ogni caso visse e operò; la sua data di nascita si deve collocare all'incirca nel 1578, [...] sua qualche greve risonanza.
L'E., con la sua vena urbana e i suoi giudiziosi scioglimenti rispettosi del buon costume incontrollabili o dagli eccessi furbeschi e parodistici. Egli porta nella sua scrittura un entusiasmo di giovane letterato, che ...
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AVERSA, Tommaso
Anna Migliori
Nato a Mistretta (Messina) nel 1623, Compì gli studi letterari a Palermo, dove trascorse buona parte della sua vita, legato da amicizia con alcuni personaggi fra i più [...] è altrettanto rigorosa, mentre si accentua una vena popolaresca che si riallaccia direttamente alla tradizione del di Ortensio Scammacca, Siracusa 1910, pp. 31 s.; R. La Porta-Parlato, Note sul teatro popolare siciliano,Palermo 1917, pp. 47-52; ...
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GRAMATICA, Maria Francesca (Irma)
Gianni Gatti
Nacque a Fiume, il 25 nov. 1867, da Domenico, suggeritore, e Cristina Bradil, sarta, all'epoca ambedue impegnati nella compagnia di Giacinta Pezzana e L. [...] seguente al fianco di R. Calò.
Nelle rappresentazioni di quel periodo - La vena d'oro di G. Zorzi, La nemica di Niccodemi, La casa in schermo nel ruolo di una madre dolce e rassegnata nel film Porto di A. Palermi (1935). Nel 1935 fu chiamata a ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] di Pulcinella suggerisce la possibilità di una vena particolare, napoletana, immessa anche in un personaggio pp. 136-225). Per la lunga discussione sulla collaborazione tra G. Della Porta e i comici dell'arte (iniziata da M. Scherillo e che vede uno ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] fuoco d'artificio delle metafore scoprono in lui una vena comica e un'abilità che è l'esatta trasposizione A. Francesco Raineri (1550) e ne La Furiosa di G. B. Della Porta (1609), e l'importanza di questo personaggio nella codificazione del "tipo" è ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] . verrebbe per altri versi confermata dalla vena popolareggiante e dalle tecniche compositive dei suoi Battista, ilPalermo informa che fu recitata "in Santo Salvi fuori Porta alla Croce" nel 1525. Si tratta di una particolare rappresentazione ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
vena2
véna2 s. f. [lat. vēna] (pl. -e, ant. -i). – 1. a. In anatomia, vaso sanguifero in cui scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia verso il cuore; a differenza delle arterie, le vene corrono generalmente in superficie,...