LEVALDIGI, Giovanni Battista Truchi conte di
Paola Bianchi
Nacque a Marene, presso Savigliano, il 29 ag. 1617, da Gian Bartolomeo, secondogenito di cinque figli.
Il padre, notaio, fu consigliere comunale [...] Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, e di Vittorio Amedeo II.
La strada era stata aperta al L. dal sistema dellavenalitàdellecariche, in uso in Piemonte sino almeno ai primi anni del Settecento. Si sa infatti che il cugino Gian Giacomo, nel ...
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INGOLI, Francesco
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Ravenna il 21 nov. 1578 nella parrocchia di S. Agnese da una famiglia benestante. Pratico fin da adolescente di varie lingue, tra le quali l'arabo, ottenne [...] papa una memoria sull'amministrazione e sui rapporti in Curia, in cui si trovano anche misure riformatrici come l'abolizione dellavenalitàdellecariche (edita da Grisar, pp. 316-324).
L'I. morì a Roma il 24 apr. 1649. Le sue spoglie furono deposte ...
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CASTIGLIONE, Camillo
Gaspare De Caro
Figlio di Baldassarre e di Ippolita Torelli, nacque a Mantova il 25 ag. 1520. Cresciuto, dopo la morte del padre (1529), sotto la protezione della famiglia Gonzaga, [...] da Carlo V.
Ai due commissari spagnoli, Bernardo de Bolea, reggente della Cancelleria d'Aragona, e Francisco Pacheco, che investigavano sulla venalitàdellecariche e sulla corruzione nella pubblica amministrazione milanese, il C. dichiarò di essere ...
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OTTOMANO, IMPERO
Ettore Rossi
. Stato turco musulmano durato dal 1300 circa al 1922. Il nome di "Impero Ottomano" è dell'uso europeo; i Turchi chiamavano il loro stato devlet-i ‛aliyyeh-i osmāniyyeh [...] colori; erano poi esclusi dalla maggioranza dellecariche e dal servizio militare. Gli stranieri europei carica di ministro per tutto il sec. XIV), gli Evrenos, i Mīkhālōghlū, gli Isḥāqbey; in seguito prevalsero l'arbitrio, il capriccio e la venalità ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] non godeva fama di integrità, tanto più che il cumulo dellecariche si affermava sempre più, e B. IX introdusse infine la venalità degli uffici (per l'ufficio di scrittore in cancelleria e penitenzieria, circa dal 1400): e questo, pur mantenendo ...
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La finanza pubblica: bilanci, fisco, moneta e debito pubblico
Andrea Zannini
Scrivendo vent’anni dopo la conclusione della guerra di Morea, quando la breve stagione settecentesca del dominio sul Peloponneso [...] «di governo» riservati all’aristocrazia patrizia e le cariche intermedie — quasi ininterrottamente sottoposte a venalità — occupate da personale non nobile. L’insieme dellecariche contabili subalterne preposte all’amministrazione finanziaria e alla ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] politici locali, perché si inserisce acquisitivamente nella rete dell'accentramento, formando un notabilato da 'venalità' (le cariche si compravano) che si pone in luogo delle possibili cariche elettive (v. Tocqueville, 1856).
L'anoblissement formale ...
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MOCENNI, Stanislao
Nicola Labanca
– Nacque a Siena da Alessandro e da Caterina Landi il 21 marzo 1837.
La sua famiglia era una delle più agiate a Siena e poteva vantare legami con la capitale granducale, [...] militare – basata quindi sin dall’inizio non su venalità di cariche ma su studi e competenze – proseguì poi, come il M. garantiva essere un subordinato e fedele organizzatore, un uomo della burocrazia e degli uffici. Il governo cadde, e il M. si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo di una guerra lunga trent’anni comincia con la pace: interna e tra vicini. Nel [...] o impegnando risorse future. D’altra parte, sovente non si tratta solo di influenza reciproca ma di interferenza nell’acquisizione dellecariche, nella venalità degli uffici, nei prestiti e negli appalti come nel personale di governo, proprie ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] fin dei conti è parlando degli altri che più si dice di sé. Se, ad esempio, Nani ritiene "biasimevole" la venalità, in Francia, dellecariche - un "abuso" a suo tempo "introdotto" per e pur di "trarne danari" - è anche perché i "danni sono patiti ...
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venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto intermedio e moderno, prassi per la quale...
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...