Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In buona parte dell’Europa occidentale, nel corso della prima età moderna, parallelamente [...] e la possono esercitare nei luoghi deputati. Le Bret è contrario alla venalità degli uffici – ossia la prassi della corona francese di vendere le cariche pubbliche ai migliori offerenti – poiché essa crea autentiche dinastie burocratiche forti di ...
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Alta corte giudiziaria francese, nata dalla divisione delle funzioni della corte del re sancita (1302) da Filippo il Bello. Divenuto una corte permanente con Carlo VI (1368-1422), dal 1369 nominò i propri [...] membri; dal 1604 le cariche furono soggette alla venalità degli uffici e divennero ereditarie. Compito del P. di P. era la registrazione dei editti in contrasto con l'interesse pubblico e le leggi dello Stato, di cui il re poteva però imporre l' ...
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IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] Gli stessi primi imperatori cristiani non osarono spogliarsi dellacarica di pontefice massimo fino all'avvento al trono parte attiva nella politica italiana; alla venalità con cui fecero vergognoso commercio delle loro più alte prerogative. L' ...
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INNOCENZO III papa
Raffaello Morghen
Il pontificato d'I. III, non eccessivamente lungo per durata di tempo (1198-1216), segnò uno dei periodi di maggiore importanza per la storia del papato e della [...] a provvedere personalmente a tutte le cariche e a tutti gli uffici della Chiesa. I metropoliti e gli arcivescovi venalità consuetudinaria dei funzionarî della curia, gettava le basi della centralizzazione amministrativa dei proventi finanziarî della ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] messegli a disposizione dal padre, l'ufficio di abbreviatore del Parco Maggiore e di sollecitatore delle lettere apostoliche. Queste due carichevenali gli furono formalmente assegnate con due bolle di Paolo III, rispettivamente del 23 febbraio e ...
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CALIGARI, Giovanni Andrea
Gaspare De Caro
Nacque a Brisighella il 14 ott. 1527 da Giuliano e da Comelia Gualamini. Nel 1547 si trasferì a Bologna, dove si addottorò in diritto nel 1554. In questo stesso [...] tutto l'impegno desiderabile. Le stesse carichedello Stato furono attribuite prevalentemente, secondo le richieste le cause di questa scarsa assistenza del braccio secolare nella venalità dei consiglieri arciducali: "Qui è hora tanto manco speranza ...
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CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] regie" distribuendo cariche religiose; non "impacciarsi" della Chiesa, perché le cose spirituali e le temporali sono "incompatibili"; fermare la corruzione, lo sfaldamento della società e delle istituzioni, la partigianeria e la venalità. La lotta ...
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DE ANDREIS, Francesco Tranquillo (Tranquillus Andronicus Parthenius)
Silvano Cavazza
Nacque a Traù in Dalmazia da Giovanni e da Clara tra il 1490 e il 1495.
La famiglia era una delle più antiche della [...] a Traù, dove rivestì cariche nell'amministrazione veneziana (fu sopracomito della galera della città nel 1488 e 1490 della Curia romana, accusata di venalità, di lusso, di corruzione: ai suoi costumi viene contrapposta la povertà evangelica della ...
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LEONE
Gianluca Borghese
Le origini e l'anno di nascita di L. non sono noti. Monaco, nel 981 divenne abate del monastero romano dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino.
Il monastero, affidato quattro [...] presunta ignoranza e venalità, avrebbe perso prestigio e autorevolezza agli occhi delle Chiese orientali, d rispetto alla data normalmente proposta, intorno al 1000, per lasciare tale carica nel 1002, quando era ancora vivo Ottone III, e uscire dalla ...
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CASATI, Carlo Emanuele
Agostino Borromeo
Terzogenito di Alfonso e di Bianca Secco Borella, nacque intorno al 1600, probabilmente a Lucerna, città nella quale il padre risiedeva in qualità di rappresentante [...] comunque, non prese subito possesso dellacarica ma continuò a servire nell'esercito delle Fiandre, mentre la rappresentanza diplomatica alla conclusione di un accordo, dato che la notoria venalità degli Svizzeri spingeva le autorità ad agire "più per ...
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venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto intermedio e moderno, prassi per la quale...
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...