FOSCARINI, Pietro
Roberto Zago
, Secondogenito di Renier di Michiel, del ramo di S. Agnese, e della sua seconda moglie Elisabetta Morosini, nacque a Venezia il 17 genn. 1578.
Dal matrimonio, celebrato [...] di imbrogli elettorali organizzato da patrizi lontani dal giro dellecariche più importanti, i quali con una fraudolenta aggiunta di , sfruttandone le inclinazioni, le rivalità e la venalità, affrontando con eguale impegno le grandi questioni e ...
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DE GUBERNATIS, Girolamo Marcello
Enrico Stumpo
Nacque a Sospello presso Nizza nel 1633 dal conte Marcello, già ambasciatore presso il papa Urbano VIII, e da Anna Maria dei marchesi Vivaldi. Orfano di [...] affronta il problema dellavenalità degli uffici e, in particolare, degli uffici della magistratura, per disponibilità dellecariche ... ; G. M. Crescimbeni, Notizie istor. d. Arcadi morti, III, Roma 1721, pp. 320 ss.; G. Galli Della Loggia, Cariche ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] , la società competitiva, la venalità dei rapporti capitalistici, il livellamento della vita culturale, la monotonia del il mito si nascondeva sotto la terminologia delle scienze sociali; essa si caricava degli stati d'animo alternativamente sadici e ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] del mare", né Hasan pascià, allora detentore dellacarica., dispone d'analoghi mezzi per contrastarla e viene age, pro tua virtute, quemadmodum de te nobis pollicemur". Al venale maneggione di sondaggi di pace turco-imperiali l'ingenuo Clemente VIII ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] Biron, è sul G. che ricade "il carico totale" - così Davila - dell'esercito. Provvede all'erezione di un forte a I Gonzaga, Varese 1967, pp. 340 s., 433; S. Mastellone, Venalità e machiavellismo in Francia…, Firenze 1972, ad ind.; A.L. Martin, Henry ...
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FERDINANDO II de' Medici, granduca di Toscana
Irene Cotta Stumpo
Nacque a Firenze il 14 luglio 1610 da Cosimo II e da Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore Ferdinando II.
Sin dai primi [...] processo di ritorno del patriziato cittadino e dell'antica nobiltà toscana alle cariche di corte e di governo promosso già a giudizio del Galluzzi, dalla debolezza della granduchessa Cristina e dalla venalità dei ministri. Va riconosciuta tuttavia ...
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Alta corte giudiziaria francese, nata dalla divisione delle funzioni della corte del re sancita (1302) da Filippo il Bello. Divenuto una corte permanente con Carlo VI (1368-1422), dal 1369 nominò i propri [...] membri; dal 1604 le cariche furono soggette alla venalità degli uffici e divennero ereditarie. Compito del P. di P. era la registrazione dei editti in contrasto con l'interesse pubblico e le leggi dello Stato, di cui il re poteva però imporre l' ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] messegli a disposizione dal padre, l'ufficio di abbreviatore del Parco Maggiore e di sollecitatore delle lettere apostoliche. Queste due carichevenali gli furono formalmente assegnate con due bolle di Paolo III, rispettivamente del 23 febbraio e ...
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CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] regie" distribuendo cariche religiose; non "impacciarsi" della Chiesa, perché le cose spirituali e le temporali sono "incompatibili"; fermare la corruzione, lo sfaldamento della società e delle istituzioni, la partigianeria e la venalità. La lotta ...
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DE ANDREIS, Francesco Tranquillo (Tranquillus Andronicus Parthenius)
Silvano Cavazza
Nacque a Traù in Dalmazia da Giovanni e da Clara tra il 1490 e il 1495.
La famiglia era una delle più antiche della [...] a Traù, dove rivestì cariche nell'amministrazione veneziana (fu sopracomito della galera della città nel 1488 e 1490 della Curia romana, accusata di venalità, di lusso, di corruzione: ai suoi costumi viene contrapposta la povertà evangelica della ...
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venalita
venalità s. f. [dal lat. tardo venalĭtas -atis]. – Il fatto di essere venale, di essere cioè, o di poter essere, oggetto di commercio, di compravendita: v. di un bene; in partic., nel diritto intermedio e moderno, prassi per la quale...
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...