CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] non impegnati in compiti di educazione o di assistenza, di versare in un fondo per il culto il provento della vendita dei loro beni, di ridistribuire insomma il patrimonio della Chiesa. La Sinistra più avanzata avrebbe scelto la via più radicale ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] , condannato in contumacia da Carlo di Valois, abbia fatto ricomprare per cinquemila fiorini dai suoi soci i propri beni messi in vendita, "acciò che i libri della compagnia di Francia non li facesse tòrre; e difesonsi per la detta compagnia" (II, 25 ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] insaziabile fiscalismo della curia romana, che imponeva continuamente nuovi gravami o cercava nuove fonti d'introito con la vendita delle indulgenze. Non a caso, già nel 1511 lo stesso imperatore Massimiliano aveva promosso la redazione dei Gravamina ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] 'altra parte sostenute dal potere interno di C. I, che praticava l'incetta in deroga ai divieti ed appoggiava la vendita o la distribuzione coatta dei grano raccolto nelle fattorie medicee o importato alle istituzioni pubbliche, gestiva in proprio la ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] l'esportazione degli oli vegetali dall'Africa occidentale e in seguito estesero le loro operazioni all'acquisto dell'olio e alla vendita delle merci importate in tutto il paese, poterono far ciò in parte perché, verso la fine del sec. XIX, il volume ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , collegata all’attribuzione alla Chiesa di ampia libertà, una volta che essa stessa avesse mobilizzato il suo capitale immobiliare, vendendolo e utilizzando il ricavato per le esigenze del clero (dopo aver pagato una tassa allo Stato). Tale progetto ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] , imponendo una serie di obblighi (divieto di possedere beni immobili e di esercitare attività commerciali e professionali, intimazione di vendere ai cristiani le proprietà, di ridurre al 12% l'interesse sui prestiti e di portare un segno distintivo ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] perché gli artigiani, pur proprietari dei mezzi di produzione, sono alla mercé del mondo del commercio che regola la vendita dei loro prodotti. Per ampi settori del ceto medio e della stessa aristocrazia, la rivolta è invece contro una Restaurazione ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] di passo; un permesso di soggiorno protetto per 25 anni, con disdetta, se revocato, di due anni e possibilità di vendita dei beni in caso d'espatrio; libertà di culto; ripristino delle sinagoghe occupate; indipendenza dei medici ebrei dal protomedico ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] maggiore affollamento ogni casa dei Romani era albergo e la gente dormiva anche nei porticati, nelle vigne, sui banchi di vendita dei mercati e delle botteghe; era difficile camminare per le strade; durante l'epidemia, forse di peste, le strade erano ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo...