Valentina Di Gregorio
Abstract
Vengono esaminate le figure dell’adeguamento contrattuale e della rinegoziazione di fonte legale e convenzionale con riguardo ai presupposti, al contenuto e agli effetti, [...] 23.12.1999, n. 488, art. 46; art. 29 l. 15.5.1999, n. 133, art. 29), negli artt. 1537 e 1540 c.c. sulla vendita cumulativa o a misura, nell’art. 1623 e 1664 c.c. A queste fattispecie si aggiungono quelle più sfumate delle variazioni concordate o ...
Leggi Tutto
Irregolarità dell’immobile e trasferimento del diritto
Andrea Fusaro
Le interferenze della disciplina urbanistica sulla circolazione giuridica dei beni immobili rappresentano un tema ampiamente visitato [...] domanda di sentenza costitutiva qualora «risulti che l’immobile per il quale era stato stipulato il preliminare di vendita sia affetto da irregolarità amministrative (rectius: da varianti essenziali) che lo rendono non commerciabile»32.
Sono, invece ...
Leggi Tutto
DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] pubblicava a Napoli, anonima, una Memoria per la nuova Compagnia del corallo che si vorrebbe stabilire in Napoli per potersi qui vendere, e lavorare una sì ricca produzione del mare, in cui si invitava il pubblico a sottoscrivere le azioni presso di ...
Leggi Tutto
FRODE (lat. fraus; fr. e sp. fraude; ted. Umgehung; ingl. fraud)
Antonio MARONGIU
Carmelo SCUTO
Nino LEVI
Nel suo significato d'inganno diretto alla lesione di un diritto altrui, è termine col quale [...] vecchio e di nuovo, di una qualità e di un'altra e il divieto ai mercanti di prodotti di una qualità di vendere prodotti di una qualità diversa. Analogamente si preveniva la frode quantitativa, non solo con il reprimere l'inganno comunque operato o ...
Leggi Tutto
Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] l'emanazione di severe norme sul divieto di uso e di vendita di abiti e cose dei malati, l'obbligo di denuncia dei una prospettiva di vantaggi non da poco sia diretti (imposta sulla vendita dei beni liberati) e sia indiretti per l'erario" (294). ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] non si tratti nel nostro caso del semplice possesso di beni patrimoniali acquistati eventualmente dalla Chiesa per compra e vendita o avuti per semplice donazione, e soggetti perciò al superiore dominio politico dello Stato in cui si trovano. Così ...
Leggi Tutto
GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] in una lettera a Pietro Vettori del 26 ott. 1540 i suoi sospetti riguardo al fatto che il G. non mettesse in vendita le copie del volume che gli aveva mandato, con la scusa di una cattiva reazione del pubblico. Il Giannotti sospettava, invece, che ...
Leggi Tutto
FANTUZZI, Bonifacio
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna intorno al 1450, figlio di primo letto del mercante Fantuzzo di Tuzzolo. Grazie all'eredità dello zio omonimo, pure mercante, poté compiere gli studi [...] Roma ed in Romagna, nuovamente presso Giulio II; nel 1509 entrò per un bimestre negli Otto della guerra; nel 1510 fu deputato alla vendita dei beni dei ribelli.
Durante il breve ritorno dei Bentivoglio al potere (maggio 1511-giugno 1512) il F. non fu ...
Leggi Tutto
U. R. S. S. (XXXIV, p. 816)
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pino FORTINI
Tomaso NAPOLITANO
. La divisione politico-amministrativa ha subito alcune nuove modificazioni, [...] di retribuzione adottati per stimolare la qualificazione del lavoro e si collega a sua volta sia con la aumentata vendita di prodotti all'interno - permessa, s'intende, dalla maggior produzione - sia con l'accresciuto ammontare dei depositi privati ...
Leggi Tutto
PRIVILEGIO
Luigi RAGGI
Agostino TESTO
*
Giulio VENZI
. Il termine privilegium indicava nel diritto romano una norma giuridica eccezionale che derogava a una norma oenerale e si distingueva dal ius [...] non è che un beneficio accordato ad alcuni crediti di essere preferiti agli altri nel concorso sul prezzo ricavato dalla vendita dei beni del debitore. Ma esso non attribuisce al creditore alcun diritto su questi beni; eccezione fatta per il pegno ...
Leggi Tutto
vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
vendere
véndere v. tr. [lat. vēndĕre, comp. di venum dare «dare in vendita» (così come venire «essere venduto» da venum ire)]. – 1. Trasferire ad altri la proprietà di una cosa, di un bene o di un diritto, contro il corrispettivo di un prezzo...