Medico (Acquapendente 1533 - Padova 1619). Allievo e successore di G. Falloppia nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. [...] È ricordato soprattutto per l'esatta descrizione delle valvole delle vene (1603), delle quali peraltro non seppe interpretare correttamente la funzione. Di lui sono anche preziose le ricerche embriologiche (sviluppo del pulcino e del feto di varî ...
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Anatomista tedesco (Hannover 1833 - Charlottenburg 1910), figlio di Karl Friedrich Theodor; prof. straordinario di anatomia nell'univ. di Gottinga (dal 1860), poi direttore del laboratorio dell'istituto [...] anatomico di Berlino (dal 1892). A lui si debbono importanti contributi sull'istologia delle arterie, delle vene, dei mezzi trasparenti dell'occhio, ecc. ...
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Arterie che, in numero di tre per lato, irrorano il retto, l’ano e gli organi vicini. Si distinguono in: arteria e. superiore, ramo di divisione dell’arteria mesenterica inferiore; arteria e. media, [...] e. superiori), la stasi fecale nell’ampolla rettale, processi infiammatori acuti e cronici del retto e dell’ano (per le vene e. inferiori). Le emorroidi si distinguono, per la sede, in interne ed esterne: le prime sono situate al disotto della mucosa ...
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Chirurgo (Ferrara 1875 - Firenze 1938). Dapprima direttore della clinica chirurgica di Firenze, divenne poi professore di patologia chirurgica a Cagliari e di clinica chirurgica a Pisa. È autore di un [...] trattato di semiologia e diagnostica chirurgica e ideatore di importanti tecniche operatorie (plastica delle vene, incisione declive nell'empiema e nelle cisti da echinococco, ecc.). ...
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Medico inglese (Penrith, Cumberland, 1788 - Londra 1869). Chirurgo presso l'ospedale di S. Bartolomeo in Londra, divenne poi medico dell'ospedale generale di Birmingham dove rimase fino al 1848, rifiutando [...] la cattedra di chirurgia a Londra. Nel suo trattato sulle malattie delle arterie e delle vene descrisse per primo la forma arteriosa dell'insufficienza aortica di natura luetica (malattia di H.). ...
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Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono [...] all’interno di valvole; le arterie hanno invece pareti molto spesse e resistenti; i capillari, che collegano le arterie con le vene, sono di diametro molto piccolo (di qualche micron).
I v. sanguigni si originano durante lo sviluppo del mesenchima e ...
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Ramo della medicina che si occupa della patologia del sistema venoso. Con l’acquisizione di nuove tecniche diagnostiche e a seguito dei progressi della chirurgia vascolare, la f. tende a costituirsi come [...] flebografia è il metodo radiografico impiegato nello studio delle vene. Consiste nell’eseguire uno o più radiogrammi dei flebotomia era l’incisione, oggi non più in uso, delle vene per eseguire il salasso. Attualmente può essere praticata, per es ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] il dotto toracico, che deriva il chilo dalla dilatazione ampollare, oggi chiamata 'cisterna di Pecquet', in cui è versato dalle vene lattee di Aselli.
Il dotto toracico dell'uomo fu scoperto nel 1652 dall'anatomista danese Thomas Bartholin, che ne ...
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L’insieme degli organi che, nei Vertebrati, provvedono alla produzione dei linfociti (linfopoiesi) e alla circolazione della linfa (fig. 1).
Anatomia comparata
Secondo alcuni autori il sistema l. è originariamente [...] in seni impari situati in corrispondenza delle pinne dorsale e anale e fra le pettorali, e che si aprono nelle vene nella regione cardiaca e in quella caudale.
Negli Anfibi Urodeli due tronchi subverticali uniti caudalmente, ma separati in avanti, e ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] nel tubo diminuiva. Inoltre egli scoprì che il rapporto tra la forza del sangue che scorreva nelle arterie e di quello che scorreva nelle vene era di 10 o 12 a 1.
Per calcolare la velocità con cui il cuore spingeva il sangue nell'aorta, Hales usò il ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...