tetro
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in rima, in consonanza con retro (e, al femminile, con arretra). Vale " oscuro ", " cupo ", tanto da suscitare impressione e paura, ed è perciò attributo di alcuni [...] 'accenno all'aspetto esteriore del luogo si accompagna una valutazione morale sui peccati che vi sono puniti: non per nulla VenedicoCaccianemico dovrà definire sconcia (v. 58) la colpa di lenocinio da lui commessa.
Non ha valore morale in Pd Il 91 ...
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sconcio
Alessandro Niccoli
Nel suo significato etimologico di " non acconcio ", " non appropriato ", " non conveniente " ricorre soltanto nell'unico esempio del Convivio, e questo valore, dal quale [...] ", di Alessandro Novello, reo di aver consegnato a Pino della Tosa, che poi li decapitò, i fuorusciti ferraresi rifugiatisi presso di lui; sconcia novella (If XVIII 57) è quella del lenocinio di VenedicoCaccianemico (v.). V. anche DISCONCIO. ...
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frustato
Participio passato di ‛ frustare ' che, come il sostantivo ‛ frustatore ' (v.), è usato da D. una sola volta, con riferimento alla pena della fustigazione inflitta a lenoni e seduttori nella [...] in If XVIII 46 quel frustato celar si credette / bassando 'l viso. Il dannato percosso dalle frusta dei demoni è VenedicoCaccianemico, sul cui conto correva la voce che avesse indotto la sorella Ghisolabella a prostituirsi ad Azzo VIII d'Este, come ...
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frustatore
L'unico esempio di questo vocabolo ricorre in If XVIII 23 a la man destra vidi nova pieta, / novo tormento e novi frustatori, / di che la prima bolgia era repleta. I novi frustatori sono i [...] puniti nella prima bolgia. Non è questo l'unico derivato da ‛ frusta ' usato in If XVIII; a proposito di VenedicoCaccianemico è infatti adoperato con valore di sostantivo il participio frustato (v. 46), che è anch'esso un hapax del linguaggio ...
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bolognese
. In due passi dell'Inferno, tali si definiscono i personaggi stessi cui si allude: E non pur io qui piango bolognese, afferma, nella prima bolgia, VenedicoCaccianemico (XVIII 58): Frati godenti [...] fummo, e bolognesi; / io Catalano e questi Loderingo / nomati, si legge in XXIII 103. V. le voci relative ai singoli personaggi ...
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Caccianemico, Ghisolabella dei
Vincenzo Presta
, Figlia di Alberto Caccianemico dell'Orso e sorella perciò di Venedico (If XVIII 55-57), andò sposa al ferrarese Nicolò dei Fontana - il cui casato aveva [...] divisa dal marito che era in esilio, ella si trovava a Bologna in casa dei parenti; e ciò spiegherebbe anche la colpa di Venedico. Quanto al marchese, è opinione generale che si tratti non di Azzo VIII, ma di Obizzo, di cui Salimbene scrive nella sua ...
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Este
Giorgio Varanini
Celebre casata italiana, che, già in vista e potente fra il sec. XIII e il XIV in quanto signora di Ferrara, Modena e Reggio, toccherà i fastigi della sua gloria maggiore nei due [...] Opizzo II all'avo Azzo VII, fu da questi fatto avvelenare; un altro, Niccolò, fu tradito dalla moglie Ghisolabella Caccianemico, che il fratello Venedico prostituì ad Azzo VIII (If XVIII 52-57); e infine Antoniolo, Lancillotto e Claruccio, tutt'e tre ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] in r. di un nome di persona o di luogo che ha uno stretto rapporto col precedente: Venedico se' tu Caccianemico (If XVIII 50), e poi subito nelle parole di Venedico, I' fui colui che la Ghisolabella (v. 55), e snello stesso canto e se' Alessio ...
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ESTE, Fresco (Francesco) d'
Paolo Bertolini
Maggiore dei quattro figli nati fuori del matrimonio al marchese Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, nacque'nell'ultimo ventennio del [...] Ferrara. Il matrimonoio dell'E. con Pellegrina (così come quello della sorella dell'E. Costanza con Lambertino di VenedicoCaccianemici, pure celebrato in quel medesimo periodo) rivela - se visto in tale contesto - un suo preciso significato ed una ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] Li occhi a la terra e le ciglia avea rase / d'ogne baldanza; XVIII 48 O tu che l'occhio a terra gette / Venedico se' tu Caccianemico; e ancora Pg XIX 52, XXXI 65, Rime dubbie XI 1, Fiore XXIV 1. In contesto metaforico, ‛ guardare a t. ' vale " essere ...
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