PERDICA, Malattia di
Massimo Lenchantin De Gubernatis
È il titolo (Aegritudo Perdicae) di un carme non privo di pregi, che tratta dell'incestuoso amore per la madre, che Venere, offesa, fa divampare, [...] con l'aiuto di Cupido, nell'animo del principe Perdica. I medici, chiamati per curare il giovane, non riescono a diagnosticare il male. Il solo Ippocrate ne trova per caso la natura e l'origine, ma non ...
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Astronomo (Sistels 1851 - Parigi 1932) degli Osservatorî di Tolosa (1877-79) e di Parigi, dove diresse anche il Bureau international de l'heure. Osservò alla Martinica il passaggio di Venere davanti al [...] Sole (1882) e le eclissi totali di Sole del 1892 (nel Senegal), del 1900 (in Spagna) e del 1905 (in Tunisia). Svolse anche studî di storia della scienza ...
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AQUINO, Luigi Antonio d'
Nino Cortese
Nacque a Cosenza il 21 genn. 1771 da Tommaso Maria, patrizio di Tropea, del ramo cosentino(detto dei signori del feudo "Venere") della famiglia d'Aquino di Capua, [...] cui un discreto benessere economico aveva assicurato un pingue fidecommesso, recatogli in dote nel 1769 dalla moglie Marianna Mangone. Perduto il padre nel 1785, quando aveva appena quattordici anni,fumandato ...
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In medicina, termine usato per indicare forme morbose riguardanti il collo.
C. pellagroso Eruzione eritematosa in caso di pellagra.
C. di Stockes Ingrossamento del collo per sindrome mediastinica.
C. di [...] Venere Alterazione pigmentaria dovuta alla sifilide secondaria e localizzata al collo e alla parte alta del torace. ...
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Nomi di varî scultori greci operanti tra il sec. 1º a. C. e il 1º d. C., fra i quali il copista ateniese, figlio di Apollodoro, che ha firmato la Venere dei Medici (Uffizî) e l'altro ateniese figlio di [...] un altro C., d'età romana, autore del cosiddetto Germanico del Louvre ...
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LUCIFERO
Il termine italiano "apportatore di luce", deriva dal latino lucĭfer che a sua volta è traduzione etimologica del greco ϕωσϕόρος: con questo termine i Greci designavano il pianeta Venere per [...] il suo brillante splendore che lo distingue specialmente sul declinare della notte (donde anche il termine di ἑωσϕόρος, "apportatore d'aurora").
Nel passo di Isaia, XIV, 12, il profeta, schernendo il re ...
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BOLDRINI, Nicola
Alfredo Petrucci
Mancano notizie biografiche di questo xilografo nato a Vicenza presumibilmente prima del 1500 e attivo a Venezia. Nel 1566 si firma per esteso nella xilografia su invenzione [...] legno si giovi di qualche modesto lume, suggerito più da esigenze di smercio che da una effettiva ispirazione dell'artista. In Venere e Amore, appunto, il legno aggiunto, di tono bassissimo, ha solo l'aspetto di una mezzatinta unita, quasi un "fondo ...
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tranobile
Luigi Vanossi
Superlativo formato col prefisso tra-(" nobilissimo "), che ricorre due volte nel Fiore, sempre unito a fazzone (" fattezze "). L'espressione tranobile fazzone, riferita in XVII [...] 6 a Venere (A voler raccontar de' suo' sembianti, / e de la sua tranobile fazzone...) verrà poi ripresa (CCXXIV 2) per la sacra immagine raffigurante la donna: Troppo avea quell'imagine 'l visaggio / tagliato di tranobile fazzone (cfr. Roman de la ...
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Pittore e incisore (Liegi 1641 - Amsterdam 1711). Fu allievo di B. Flémalle. Per la sua versatilità dipinse ritratti, vaste composizioni, decorazioni allegoriche, soggetti storici e religiosi (Amsterdam, [...] Rijksmuseum: Antonio e Cleopatra, Venere e Cupido, ecc.). Si dedicò all'insegnamento ad Amsterdam: le sue famose lezioni furono pubblicate postume in nederlandese (1720) e quindi in traduzione tedesca e francese, quest'ultima sotto il titolo Grand ...
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Drammaturgo raguseo (Ragusa 1510 circa - Venezia 1567). Studiò a Siena, e la sua opera rivela l'influsso della commedia senese. Scarso è il valore dei suoi drammi pastorali in versi (Tirena, Venere), mentre [...] ragusea del suo tempo. Suggestiva, per il quadro della vita di Ragusa, è la sua Novela od Stanca ("La beffa di Stanec"), in versi, che descrive le disavventure di un contadino imbattutosi, alla sua venuta in città, in un'allegra comitiva di giovani. ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...