Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] 'origine divina della città, egli riporta che
Venezia fo comenzata a edificar [...> del 421, adì 25 Marzo in zorno di Venere cercha l'hora di nona ascendendo, come nella figura astrologica apar, gradi 25 del segno del Cancro. Nel qual zorno ut ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Un imperatore esteta: il culto del bello nel classicismo dell'eta di Adriano
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’imperatore [...] sconfinata ammirazione per l’arte e la cultura greca, e ama comporre poesia, dipingere, progettare grandiosi edifici, come il tempio di Venere e Roma. L’arte e l’architettura del suo tempo sono lo specchio della sua cultura e dei suoi gusti, ma anche ...
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Scienziato e scrittore russo (Denisovka, Archangel´sk, 1711 - Pietroburgo 1765). Uomo di vasta cultura e di spirito genialmente enciclopedico è, a ragione, considerato il più grande scienziato russo della [...] sperimentalmente il fenomeno della combustione (1756) e, prima di F.W. Herschel, stabilì l'esistenza dell'atmosfera nel pianeta Venere (1762). Notevole è anche la sua importanza nel campo della lingua e letteratura russa.
Vita
Figlio di un pescatore ...
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Poeta medievale tedesco (n. in Baviera inizi del sec. 13º - m. dopo il 1266). Erede del Minnesang, ne riprese i motivi, profondendo inchini di omaggio al proprio signore, o intrecciando grazie di amor [...] dell'amore sensuale e si reca quindi a Roma per implorare dal papa il perdono. Non ottenutolo, torna disperato sul monte di Venere fra le braccia della dea pagana. La leggenda, ricordata da S. Brant, G. Agricola e H. Sachs, generò il Volkslied che fu ...
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RADARASTRONOMIA (App. III, 11, p. 542)
Guglielmo Righini
Fra le maggiori realizzazioni strumentali degli ultimi anni è da ricordare il grande impianto installato dalla Cornell University ad Arecibo (Portorico), [...] e Marte. Un risultato a sorpresa che si deve alla r. è quello che riguarda il periodo di rotazione di Mercurio e di Venere. Per il primo era stato accettato il periodo di rotazione di 88 giorni, uguale quindi a quello di rivoluzione intorno al Sole ...
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ANTIPHANES (᾿Αντιϕάνης)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore nativo di Paro e figlio di Trasonide. La sua attività si svolse nel I sec. d. C.
Nei Musei di Berlino è conservata una statua di Hermes proveniente [...] da Milo (probabilmente dallo stesso luogo ove fu scoperta la famosa Venere), sulla cui base è la firma di Antiphanes. Questa statua si ispira ad un originale del I sec. a. C.; lo stile è lisippeo.
Bibl: W. Amelung, in Thieme-Becker, I, p. 560; per la ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1611 - Villiers-le-Bel, Versailles, 1668). Allievo di F. Perrier e di S. Vouet, copiò i Carracci e Tiziano; dimorò vent'anni a Roma (dal 1633), eseguendo vedute di rovine e [...] le Observations sur la peinture (1649). Nei suoi quadri cercò di unire il colorito veneziano alla composizione classica (Venere e le Grazie e Venere e gli Amorini, 1647, nel Neues Palais di Potsdam, ispirati da F. Albani; la Morte di Socrate, Firenze ...
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Località della Francia (Dordogna). Negli ampi ripari sotto roccia che si aprono sul fiume Vézère, esistono giacimenti paleolitici fra i più notevoli che si conoscano. Da L. Basse (occupata a partire dal [...] Maddaleniano antico, 15.000 anni fa) provengono numerosi oggetti d’arte mobiliare, fra i quali una ‘Venere impudica’ e una testa di cavallo; L. Haute si estende per più di 180 m e ha fornito una delle più complete successioni del Paleolitico ...
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DECRIANUS (Decrianus, Dextrianus, Demetrianus, Demetrius)
P. Romanelli
Architetto, o forse piuttosto ingegnere romano, che, secondo quanto ci dice Sparziano (Hadr., 19, 12), effettuò per ordine di Adriano. [...] il trasporto della statua colossale in bronzo di Nerone dall'alto della Velia, dove doveva sorgere il tempio di Venere e Roma, nella valle dell'anfiteatro: un resto del basamento in mattoni, demolito nel 1936, ne indicava fino ai tempi nostri il sito ...
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pilastro
Luigi Vanossi
La parola compare nei sonetti terminali del Fiore, in corrispondenza con pilerez, " piccoli pilastri ", del Roman de la Rose.
Nella rappresentazione cifrata dell'atto sessuale [...] effettuata in questi sonetti, i due p. sorreggenti la sacra immagine rappresentano le gambe della donna. È dapprima Venere che si appressa ad essi col suo fuoco (E riposando sì ebbe avvisata / ... tra due pilastri una balestriera, / la qual natura v' ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...