Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] all'Olympieion di Atene; ai lati del grandioso Traianeum di Pergamo. Ma, soprattutto, a Roma: nel Foro Romano, nel tempio di Venere e Roma; in Campo Marzio e, poi, attorno al tempio di Giove Statore e Giunone Regina (portico di Ottavia), al tempio ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) [...] A ognuna era attribuito un particolare influsso nell’oroscopo in funzione della posizione dei pianeti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno): l’influsso si considerava massimo nella cuspide della c., ossia all’intersezione dell’arco di ...
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MURA e FORTIFICAZIONE
G. Scichilone
F. Castagnoli
P. Fraccaro
A. Grecia: 1. Generalità. - 2. Mura ciclopiche. - 3. Muratura lesbia. - 4. Opera poligonale. - 5. Opera trapezoidale. - 6. Opera quadrata. [...] Aosta, l'arco di Augusto a Fano, la Porta Consolare e Porta Venere a Spello ecc.); il tipo ispirò forse l'arco trionfale a tre con lesene o semicolonne): così le porte di Verona, la Porta Venere di Spello, quelle di Aosta, Torino, Fano (con restauro ...
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SPERLONGA
Bernard Andreae
(App. III, II, p. 791)
Nuovi studi e indagini hanno consentito di chiarire i caratteri dell'impianto costruttivo e dell'apparato decorativo della villa marittima di età tardorepubblicana [...] , per adozione, era anche discendente di Enea e Iulus. Nella stessa S. a quest'ultimo era dedicata un'erma, e anche Venere Genitrice vi era venerata con un grande rilievo.
La decorazione della grotta di S., sebbene in senso diverso, è come il Foro ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] in quella medievale si lavorava il legno ancora verde. Nelle regioni dell'Europa in cui dominava il legno di latifoglie, per l'edilizia veniva impiegato in primo luogo il legno di quercia, che raggiungeva i 160-200 anni di età, i 40 m di altezza e i ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] Le strette corrispondenze con il corredo scultoreo della cattedrale di Termoli e dell'abbaziale di S. Giovanni in Venere presso Fossacesia (Chieti) sono prevalentemente interpretate in chiave pugliese, anche se di recente è stata suggerita l'ipotesi ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] Le chiese delle Tre Venezie anteriori al Mille, Padova 1986, pp. 67-78; M. Lucco, Pittura del Duecento e del Trecento nelle provincie venete, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 113-149; P. Zanovello, M. Rigoni, Il ...
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BEIRA
M.J. Barroca
Regione storica del Portogallo centrale, i cui limiti territoriali hanno subìto nel tempo numerose variazioni. Con la prima suddivisione del Portogallo in regioni amministrative (concelhos), [...] al già citato castello di Soure.Nel primo terzo del sec. 12° si attesta a Coimbra e nella B. Litoral il Romanico venuto dal Nord, ben presto estesosi a tutto il territorio del Piccolo Condado Portucalense, fondato alla fine del sec. 11° e limitato ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] di Messina, la cattedrale di Matera e la chiesa di S. Giovanni nella stessa città, l'abbazia di S. Giovanni in Venere e il duomo di Termoli).
Si tratta comunque di un orizzonte troppo vasto, anche per questa specifica sede (soprattutto se integrato ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] e la campitura ordinata delle connessioni logiche (come ne La caverna, Il mostro marino, Il gigante, Il sito di Venere, Il diluvio e Al Diodario di Soria). Sull'analogo terreno delle formulazioni brevi ed emblematiche si colloca il gusto di ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...