Vedi SKYLLIS dell'anno: 1966 - 1966
SKYLLIS (Σκύλλις)
C. Saletti
Figura leggendaria di tuffatore al tempo della spedizione di Serse contro la Grecia, ricordato con nomi diversi da Erodoto (8,8: Σκυλλίης), [...] ad entrambi due statue a Delfi da parte degli Anfizioni. Il Klein riconosce arbitrariamente la statua della figlia di S. nella Venere dell'Esquilino.
Bibl.: Pfister, in Roscher, IV, 1909-15, c. 1073, s. v., n. 2; W. Klein, in Österr. Jahresh., X ...
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Incisore (S. Andrea in Argène, Bologna, 1480 - Bologna prima del 1534). Formatosi nell'ambiente umanistico bolognese, nella bottega del Francia passò dal niello all'incisione su rame. I suoi orizzonti [...] possibilità di tono e chiaroscuro. Le sue composizioni autonome armonizzano elementi tratti da varî artisti (G. Achillini, Marte, Venere e Amore) e presentano spesso elementi fantastici e arcani, come l'Incendio sul lago, noto come Sogno di Raffaello ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] II: F. Zeri, P. Veronese: una reliquia del "Marte e Venere" dipinto per Rodolfo II, in Paragone, X[1959], n. 117, Acad. di Londra); G. Briganti, Un altro frammento del Marte e Venere di P. Veronese dipinto per Rodolfo d'Asburgo, in Paragone, XI(1960 ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] A. e Ares: W. Helbig, in Rhein. Museum, xxiv, 1869, pp. 521-523; Hermann-Bruckmann, Denkm., tav. 4, p. 9 (Casa di Marte e Venere), tav. 2, p. 7 (Casa dell'Amore punito), tavv. 109-110, pp. 144-146 (Casa del Citarista), tav. 157, pp. 218-219 (Casa di ...
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PULLARIAE
M. Mirabella Roberti
Nome che Plinio (Nat. hist., iii, 151) dà alle dodici isole Brioni avanti al porto di Pola, a 2 km dalla costa istriana.
L'isola maggiore (Brioni Grande, o Maggiore) ha [...] , un'ambulatio coperta lunga 150 m, una palestra, un edificio termale, un'esedra con tre templi, di cui uno dedicato a Venere con una copia dell'Afrodite Cnidia. Sulla sponda N della baia sono un oleificio, peschiere, magazzini, moli (v. anche villa ...
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Storico dell'arte (Verona 1816 - Milano 1891). Si formò in Germania, studiando inizialmente scienze naturali. Applicò alla critica d'arte il metodo comparativo; il "metodo morelliano" si basa infatti su [...] ted. del 1890). Nella revisione delle attribuzioni M. ebbe modo tra l'altro di mettere in luce l'autenticità della Venere di Dresda, considerata una copia del Sassoferrato. Raccolse una collezione di opere d'arte, prevalentemente toscane, che legò al ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] . Quest'ultimo pezzo è dedicato a Geilamir, re dei Vandali nel 530-534 d. C. ed è probabile che il piatto con Venere e Adone appartenga approssimativamente allo stesso periodo. I tre missoria in questione, due nel Cabinet des Médailles e uno a Monaco ...
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PICCHI, Giorgio
Stefano De Mieri
PICCHI, Giorgio. – Nacque a Casteldurante (Urbania) intorno al 1555 (Moretti, 2005, p. 198) dal maiolicaro Angelo di Giorgio e da Giacoma Venanzi. Fece le prime esperienze [...] anni dei pontificati di Gregorio XIII e di Sisto V. Oltretutto, un documento del 1575 riferisce di un disperso rame con Venere e Adone e di altre Storie di Perseo, anch’esse andate perdute, realizzati per il cardinale Ferdinando de’ Medici (Cecchi ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] basata su un senso nuovo del paesaggio e dei rapporti tra esso e la figura umana, come poi nella Venere (Dresda, Gemäldegalerie), nei Tre filosofi (Vienna, Kunsthistorisches Museum), nel Tramonto già nella collezione Donà delle Rose. Alla fine della ...
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AQUAE (Statio Aquensis)
D. Tudor
Centro romano della Romania, odierna Cioroiul Nou, che sorge in una ricca regione agricola che trae il suo nome dalle numerose sorgenti d'acqua di questo sito. Il toponimo [...] stati trovati numerosi resti di statue marmoree (Giove, Apollo, Bacco, Minerva, Venere), senza dubbio seppellite ritualmente. Nel territorio di A. sono venute in luce alcune villae rusticae. Una varia documentazione epigrafica ci offre indicazioni ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...