LAZZARINI
Luisa Passeggia
Famiglia di scultori originari delle Marche, attivi a Carrara dal XVII al XX secolo, inizialmente nell'ambito della scultura di traduzione, quindi anche in quello dell'invenzione. [...] 1844 e il 1855 per Ernst von Bandel eseguì i gruppi raffiguranti Amore e Psiche, le Quattro Stagioni, Venere e Onfale, nonché le statue di Venere e Mercurio (Lazzerini, pp. 38-40).
Rimasto celibe, alla sua morte, avvenuta a Carrara il 12 sett. 1862 ...
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HELIOPOLIS (῾Ηλιόπολις, Heliopolis)
F. Castagnoli
2°. - Città della Siria, nella valle tra il Libano e l'Antilibano, a 1170 m s. m., oggi Baalbek.
Il nome attuale (documentato solo dal 400 d. C.) è forse [...] riproducono un tempio a otto o dieci colonne con la scritta I. O. M. H.): il culto si estendeva alla triade Giove, Venere, Mercurio (non chiare le testimonianze per un presunto dio Ghennaios).
A S del grande tempio, e ugualmente orientato (e in assai ...
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FEDI, Antonio
Patrizia Scafella
Nacque a Firenze nel 1771 da Antonio, incisore, disegnatore e collezionista.
Il padre Antonio fu attivo a Firenze nella seconda metà del XVIII secolo; della sua produzione [...] fece ristrutturare dall'architetto G. Baccani nell'arco di sei mesi, tra il 1821eil 1822.
Il F. dipinse il soffitto del salotto giallo con il tema di Venere in atto dipresentare il figlio Amore a Giove, tutt'oggi visibile, e quello del saloncino con ...
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FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] per il disegno e per le pieghe "specialmente in quelle del velo sottilissimo che copre in parte la figura di Venere" (Necr., 1892), dovette tuttavia essere oggetto di una lunga controversia tra il committente e il F., insoddisfatto della esigua cifra ...
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LAPIS, Gaetano
Francesco Leone
Nacque a Cagli il 13 ag. 1706 da Filippo e Olimpia Orlandini di Cantiano, un'agiata famiglia di commercianti di lana.
Il L. si formò nella città natale applicandosi allo [...] di un rinnovato classicismo le cui fondamenta teoriche A.R. Mengs e J.J. Winckelmann (giunto a Roma nel novembre del 1755) venivano elaborando.
Nel 1756 licenziò il Miracolo di s. Nicola di Bari per la chiesa di S. Nicolò a Cagli, edificio per il ...
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FUMAGALLI, Michelangelo
Dario Melani
Nacque a Milano il 14 apr. 1812 da Ignazio e Marianna Bernasconi. Seguì le orme del padre e dal 1832 al 1836 fu allievo a Brera del pittore fiorentino L. Sabatelli.
Anche [...] momento fu presente in maniera continuativa alle esposizioni di Brera, fino al 1860.
Alla mostra del 1840 il suo dipinto Venere e le Grazie fu alquanto criticato per il soggetto non ben sviluppato (Cenni critici intorno alla Esposizione di belle arti ...
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BUTTINI, Aldo
Francesco Negri Arnoldi
Nato il 6 dic. 1898 da Geminiano e da Elda Brunelli ad Aulla (Massa Carrara), dove il padre teneva bottega d'antiquario, partecipò alla guerra del 1915-18 e venne [...] , la Mostra d'arte sacra di Bergamo e la prima Mostra del marmo a Carrara, ove espose la Fontana di Venere (oggi a Carrara), opera di carattere accademico, ma pregevole per l'accuratissima esecuzione tecnica.
Insegnante di ornato e figura modellata ...
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ITALIA
B. Conticello*
− Il nome latino deriva dall'osco viteliu, attraverso una forma grecizzata, e gli antichi ne dettero varie spiegazioni etimologiche. Si considerò derivato da un principe enotrio [...] di alloro orecchini e collana, accanto alla leggenda italia oppure viteliu. Dapprima si ritenne una immagine di Apollo o di Venere, ma i più ritengono oggi che rappresenti la personificazione, non di Corfinio, ma dell'Italia, come stato degli insorti ...
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DIDONE (Δειδώ, Dido)
F. Castagnoli
Figlia di Muttone, re di Tiro. Secondo la leggenda più antica, D. sposò lo zio Sicheo, sacerdote di Eracle, ucciso poi dal fratello di D., Pigmalione. D. fuggì allora [...] scena dell'addio di Enea a D.; il secondo, ci ha conservato le scene dell'incontro tra Enea e D. - pronuba Venere, che appare accompagnando Cupido travestito da Ascanio -; della caccia - in cui D. ed Enea corrono a cavallo -; dell'unione dei due ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] Rothschild, 1848, Parigi, coll. Rothschild) sono intensamente caratterizzati, nonostante l'idealizzazione del personaggio; i suoi nudi (Venere Anadiomene, 1848, Chantilly, museo Condé; La sorgente, 1856, e Il bagno turco, 1863, entrambi al Louvre ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...
venia
vènia s. f. [dal lat. venia «favore, grazia» (concessa dagli dei), affine a Venus «Venere»]. – Perdono, remissione di colpa o di mancanza (e s’intende di solito leggera): chiedere, domandare, concedere, ottenere venia; degno, meritevole...