Servita (Passirano 1570 - Venezia 1654); laureato a Bologna (1600), ma in realtà discepolo di P. Sarpi da lui conosciuto a Venezia, e prof. di teologia; quando scoppiò la controversia tra Venezia e il [...] papato Sarpi lo volle con sé a Venezia (1606) e a Sarpi succedette nella carica di consultore della repubblica. M., tra i firmatarî del Trattato sull'interdetto, scrisse validamente contro i curialisti in difesa del suo maestro (Confirmatione delle ...
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Pittore (Venezia 1549 - ivi 1603 circa), attivo a Venezia e, dal 1579, a Praga e a Innsbruck, al seguito di Rodolfo II. Seguace di Tiziano e dei pittori veneti suoi contemporanei, la sua opera più notevole [...] è, in Venezia, la decorazione della volta della chiesa di S. Francesco di Paola. ...
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Pittore (Venezia 1429 - ivi 1507), figlio di Iacopo e fratello di Giovanni. Acuto osservatore della realtà, imparò anzitutto dal padre la pratica del ritratto somigliante, come prova la sua prima opera [...] sua opera principale è oggi costituita dalla serie di grandi tele dipinte per la Scuola di s. Giovanni Evangelista di Venezia ora nelle Gall. dell'Accademia: la Processione in Piazza (1496), la Croce caduta in canale (1500), il Terzo miracolo della ...
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Pittore (Verona 1720 - Venezia 1808). Scolaro di G. B. Tiepolo. Dipinse nel soffitto della chiesa di S. Vitale a Ravenna; a Venezia lavorò, tra l'altro, nel Palazzo Ducale e nella chiesa di S. Moisè. Il [...] figlio Vincenzo (Venezia 1753 - ivi 1815) fu valente pittore di soggetti religiosi e storici e ritrattista. ...
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Architetto (Venezia 1800 - ivi 1880). Compì molti lavori di ricostruzione e di restauro (il teatro della Fenice; S. Marco; la Ca' d'Oro). Con il fratello Tommaso (Venezia 1798 - ivi 1880), ingegnere, autore [...] del primo ponte ferroviario che congiunse Venezia alla terraferma (1841), eresse il teatro di Ravenna, di proporzioni classiche. ...
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Musicista (Venezia 1865 - ivi 1946). Studiò al liceo musicale di Venezia, ove fu poi professore fino al 1924. Compose musiche strumentali e vocali di genere sacro e profano. È noto specialmente per l'intensa [...] attività dedicata alla riesumazione di musiche del passato (fondò a Venezia un'Accademia di musica antica). ...
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Editore e libraio (Venezia 1842 - St. Moritz 1911). Prima direttore, poi proprietario della casa Münster, fondata a Venezia (1846), produsse ottime edizioni d'arte relative a Venezia e alla sua civiltà, [...] arte per lo più in collaborazione con l'Istituto di storia dell'arte di Padova e con l'Istituto di architettura di Venezia: ricordiamo Carpaccio nella Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni (1964) di G. Perocco, La Basilica di S. Giovanni e Paolo (1965 ...
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Pittore veneziano (m. Venezia 1473), di cui si hanno notizie dal 1438. Autore del Leone di s. Marco (1459) nella sala dell'Avogaria del Palazzo ducale di Venezia, e di un trittico, ora nel Metropolitan [...] Museum di New York; opere che lo rivelano uno degli ultimi rappresentanti, a Venezia, del gotico fiorito. ...
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Pittore (Venezia 1650-ivi 1710). Dalla sua prima educazione bolognese derivò la grandiosità delle architetture prospettiche. Sue pitture si conservano a Venezia (nelle chiese di S. Rocco, S. Benedetto, [...] S. Zaccaria), a Verona (in palazzo Giusti), a Padova (duomo), a Vicenza, a Treviso. Sua opera maggiore la volta di S. Pantalon a Venezia. ...
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Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] al teatro S. Bartolomeo la sua prima opera italiana: Tigrane. Nel 1727, maestro di cappella degli Incurabili di Venezia, si convertì al cattolicesimo e scrisse musica sacra oltre che teatrale. Nel 1730 sposò la celebre cantante F. Bordoni ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...