Nome sotto il quale è noto lo storico Marcantonio Cocci o Coccio (Vicovaro, Roma, 1436 circa - Venezia 1506). Fece parte dell'Accademia romana di Pomponio Leto e insegnò retorica a Udine (1473-83) e a [...] Venezia (1484), dove diresse anche la biblioteca. Storico tipicamente umanista, sensibile all'influenza di Flavio Biondo, scrisse poesie, orazioni, epistole, opere di argomento giuridico, politico e storico, fra cui Rerum Venetarum ab urbe condita ad ...
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Personaggio letterario, protagonista del romanzo Der Tod in Venedig (1912; La morte a Venezia) dello scrittore tedesco Th. Mann (1875-1955). ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] , ma nel frattempo erano usciti a parte, con il titolo Opera nova… de antiqui cavallieri d'armi e d'amore intitolata la Fede (Venezia, F. Bindoni e M. Pasini, 1528), i nove canti del quarto e ultimo libro (a loro volta aperti).
Nel Belisardo il G. si ...
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Scrittore ed ecclesiastico spagnolo (sec. 16º). Visse a lungo in Italia, e a Venezia pubblicò La Lozana andaluza (1528), opera di crudo realismo, in dialoghi. L'oscenità è riscattata dall'interesse dei [...] suoi vivaci quadri folcloristici di vita italiana ...
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Campièllo, Premio Premio letterario annuale per la narrativa in lingua italiana istituito a Venezia nel 1963 e articolato in due livelli: una giuria di letterati sceglie le cinque opere da premiare e una [...] giuria di lettori (costituita da un campione rappresentativo delle diverse categorie sociali) sceglie tra queste l'opera cui assegnare il superpremio ...
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Medico e poligrafo (Verona 1594 - ivi 1655). - Membro dell'Accademia degli Incogniti di Venezia, scrisse romanzi, tragedie, commedie e La lucerna (1626), in cui finge che un'anima, reincarnatasi in una [...] lucerna, gli narri strane e licenziose vicende; infine l'Antilucerna (1648) che racconta invece storie edificanti ...
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BARBO, Niccolò
Franco Gaeta
Figlio di Piero e di Chiara Bocco, napque a Venezia circa il 1420. Presentatosi nel 1438 per l'anunissione a sorte nel Maggior Consiglio, lo si ritrova come avvocato "per [...] a Lauro Querini e a Francesco Contarini, il B. rispose anche a Poggio, che aveva offeso il patriziato veneziano nel suo De nobilitate, collaborando coi due amici alla redazione della nota Epistola nobilium virorum patritiorum ad Petrum Thomasium ...
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Umanista (Firenze 1436 - ivi dopo il 1513), dapprima a Forlì (1477), poi a Venezia (1478), dal 1484 al 1498 insegnò allo Studio fiorentino; fece parte dell'Accademia Platonica; fu in rapporti di amicizia [...] con M. Ficino, Bernardo Bembo, E. Barbaro, A. Poliziano. Scrisse la Volaterrais, poema in 4 canti, per l'espugnazione di Volterra ad opera di Lorenzo il Magnifico e Federico di Montefeltro; Hastiludium, ...
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Letterato (Lecce 1531 - Firenze 1601), studiò legge a Napoli, poi fu a Roma, Venezia, Lecce, dove fondò l'Accademia dei Trasformati, di nuovo Napoli; stabilitosi infine a Firenze (1569), per incarico del [...] granduca Cosimo de' Medici scrisse, con dignità di stile e larga conoscenza delle fonti ma con ingenuità critica, una storia di Firenze dalle origini al 1574 (morte di Cosimo I), compiuta (1641) da Scipione ...
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POMPEATI LUCHINI, Arturo
Critico letterario, nato a Ferrara il 18 aprile 1880, morto a Venezia il 22 maggio 1961; prof. di letteratura italiana nell'Istituto universitario di economia, commercio e lingue [...] straniere di Venezia (1939-50).
Autore di varî studî sulla letteratura del Rinascimento e del Romanticismo (A. Boito poeta e musicista, Firenze 1919; V. Monti, Bologna 1928; Ariosto, Milano 1933), e di un'ampia Storia della letteratura italiana (5 ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...