Doge di Venezia (Venezia 1627 - ivi 1709). Savio del Consiglio (1670), fu poi dei Dieci e consigliere ducale, podestà di Padova (1684-86), doge nel 1700, dopo essere già stato candidato alla carica nel [...] 1676 e 1684. Appoggiò la scelta veneziana di neutralità nella guerra di successione di Spagna. Durante il suo dogado si promossero importanti innovazioni a sostegno delle attività commerciali e nel 1709 ...
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Patriota (Venezia 1815 - ivi 1884). Esule dopo la caduta della Repubblica di Venezia nel 1849, nel 1858 divenne procuratore della società di navigazione Rubattino e, in tale funzione, consegnò a Garibaldi [...] i piroscafi Lombardo e Piemonte per l'impresa dei Mille. Licenziato dal Rubattino, ebbe poi da Garibaldi l'incarico di dirigere la marina da guerra in Sicilia, e da Cavour quello di console di marina (capitano ...
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Erudito (Venezia 1714 - Roma 1795). Gesuita, fu insegnante e predicatore; nel 1745 succedette a L. A. Muratori come bibliotecario a Modena. Qui continuò sino al 1759 un periodico, la Storia letteraria [...] d'Italia, già iniziato a Venezia nel 1750; al quale fece seguire dal 1762 al 1764 gli Annali letterari d'Italia, nei quali ardentemente difese i diritti pontifici. È autore di numerose altre opere storiche e di erudizione. ...
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Ufficiale e patriota (Venezia 1831 - ivi 1882), figlio di Daniele, accompagnò il padre in esilio. Rientrato (1859) in Italia, fu aiutante del gen. G. Ulloa nel 5º corpo d'armata, e partecipò all'impresa [...] 'esercito regio come maggiore di cavalleria, fu ferito a Custoza (1866); fu infine ufficiale di ordinanza di Vittorio Emanuele II e generale della guardia di Venezia, ove trascorse gli ultimi anni di vita dedito agli studî di fisica e di meccanica. ...
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Doge di Venezia (Venezia 1536 - ivi 1612), dopo aver ricoperto varie cariche, era a Roma come ambasciatore quando fu eletto doge (1606). Trovatosi nel culmine della lotta con la Chiesa per l'imprigionamento [...] di due ecclesiastici colpevoli di reati comuni, il D., sostenuto dal Sarpi, si distinse per fermezza, anche quando Paolo V lanciò l'interdetto sullo stato veneto: non cedette a minacce di guerra, e vide ...
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Doge di Venezia (m. 1605); fu più volte ambasciatore presso i papi; fu anche podestà a Brescia e a Padova; curò la riforma dello studio padovano (1584 e 1593) e fu deputato delle fabbriche in un momento [...] di grande fervore edilizio (1589). Eletto doge in un periodo di stasi politica (1595), conservò sempre la sua serenità di letterato, e assisté impassibile all'inizio della grande lotta giurisdizionale tra la Santa Sede e la Repubblica di Venezia. ...
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Umanista e storico (Venezia 1484 - ivi 1552). Amico di I. Sadoleto e di I. Sannazzaro, compose (1516) una Agri et urbis Bergomatis descriptio. Si dedicò a una storia delle arti figurative in Italia, rimasta [...] delle Vite di Vasari (fu pubblicata col titolo: Notizia di opere di disegno); progettò pure una storia della repubblica di Venezia fino al 1500, ma non si sa quanto di quel progetto avesse concretato. Ci restano suoi Diari, interessanti e in ...
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Doge di Venezia (m. 1156). Fatta buona prova politica e militare, successe al doge Pietro Polani (1148), del quale, nei primi anni, continuò la politica antinormanna e filobizantina, cooperando all'espugnazione [...] di Corfù. Poi, volendo assicurare a Venezia il controllo dell'Adriatico, abbandonò l'alleanza bizantina e concluse con i Normanni una pace in cui si riconoscevano i diritti veneziani sul golfo. All'interno, riuscì a concludere il grave conflitto con ...
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Uomo politico e letterato (Venezia 1606 - Peschiera 1661), appartenente alla famiglia Loredan. Fu inquisitore di stato, membro del Consiglio dei dieci e della Signoria. Precoce e fecondo, a 15 anni pubblicò [...] tradotto in più lingue, cui seguirono La Dianea (1627), uno dei più famosi esempî di romanzo eroico galante, e l'Adamo (1640). Lasciò inoltre novelle, scritti bizzarri, giocosi e osceni, e anche ascetici. Fondò a Venezia l'Accademia degli incogniti. ...
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Patriota (Venezia 1824 - Mantova 1852), uno dei martiri di Belfiore. Scrivano presso il capitanato del porto di Venezia, nel 1848 prese parte alla difesa della città e dopo la caduta della repubblica (1849) [...] partecipò alla congiura organizzata da E. Tazzoli a Mantova, adoperandosi per l'estensione delle fila della cospirazione a Padova, Vicenza, Treviso. Arrestato dopo le prime delazioni, fu condotto a Mantova ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...