Architetto (n. 1791 - m. Venezia 1871), allievo di G. A. Selva, fu un epigono del neopalladianismo veneto; in talune delle sue opere compaiono accenni romantici (campanile di Istrana, 1827). Tra le sue [...] costruzioni, notevoli il palazzo Venier a Monselice e la facciata, incompiuta, di S. Maria delle penitenti a Venezia. Tra i suoi scritti: Compendio delle più importanti regole di architettura, 1830. ...
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Orafo e scultore (Venezia 1455-60 circa - ivi 1537); nel 1484 maestro alla zecca veneta e poi (1515) alla zecca pontificia. Fu dei primi a coniare medaglie anziché fonderle; migliori tuttavia le sue medaglie [...] fuse (Sisto IV, Gentile e Giovanni Bellini, ecc.). Del C. scultore si conoscono due bassorilievi in bronzo firmati (Venezia, Ca' d'Oro). Come orefice si riconosce nella legatura argentea del breviario Grimani. ...
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Incisore (Venezia 1702 - ivi 1786). Allievo di G. B. Piazzetta, si dedicò all'incisione adottando e perfezionando la tecnica a bulino con tagli paralleli di C. Mellan, introdotta a Venezia da G. A. Faldoni. [...] Tradusse, con mirabile morbidezza di gradazioni, soprattutto disegni e dipinti di Piazzetta (Officium Beatae Virginis Mariae, 1740), ma collaborò anche con P. Longhi (serie dei Sacramenti) e G. B. Tiepolo ...
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Pittore (Venezia 1841 - Verona 1899), direttore della scuola di belle arti a Verona; coltivò soprattutto la pittura di genere e il ritratto. Sue opere nella Galleria d'arte moderna di Venezia, nel Museo [...] Civico di Verona, nella Galleria nazionale d'arte moderna di Roma e negli Stati Uniti, dove fu particolarmente apprezzato. Furono suoi allievi G. Favretto e L. Nono ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - Loreto 1556 o 1557). Tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, fu attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo [...] gli affreschi in S. Michele in Pozzo Bianco e la cappella dei Suardi a Trescore (1524). Dopo il 1525, L. dimorò a Venezia o a Treviso, ma continuò a lavorare anche per le Marche e Bergamo. Accanto a Tiziano il suo colorismo si fece più scorrevole ...
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Pittore (Venezia 1686 - ivi 1758). Decoratore di grande talento, raggiunse spesso effetti coloristici e soluzioni felici nel raccordo con l'architettura. Lavorò a Torino (1733-36) alla decorazione del [...] palazzina di caccia di Stupinigi e ancora del santuario della Consolata (1740). Sempre a Torino svolse una interessante attività di scenografo (1742-44, 1750). A Venezia particolarmente notevole è la decorazione del salone di pal. Rezzonico (1752). ...
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Pittore (Verona 1487 circa - Venezia 1553), della casata de' Pitati; detto anche B. Veneziano. Allievo di Palma il Vecchio, ne riflette lo stile, con accento, tuttavia, abbastanza personale (Sacre conversazioni [...] a Firenze [pal. Pitti], a Milano, a Vienna). Dopo il 1540 la sua produzione si fa più debole, anche per la collaborazione degli scolari. Le opere sue più note sono il Convito di Epolone (Venezia, Accademia) e il Ritrovamento di Mosè (Milano, Brera). ...
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Pittore italiano (Venezia 1892 - ivi 1976), figlio di Vincenzo (1854-1925), autore del trono ligneo di Pio X (Venezia, S. Maria della Salute), e fratello di Ettore (1876-1952), scultore attivo negli Stati [...] Uniti dal 1915. Esordì con opere legate al gusto liberty con venature espressioniste; partecipò poi alle mostre del Novecento (1926, 1929). Eseguì con notevole perizia affreschi e mosaici (Roma, Hotel ...
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Pittore (Venezia 1709 - ivi 1769). Allievo di S. Ricci, fu sensibile all'influenza di G. B. Tiepolo. Tra le sue opere: in Venezia, la pala nella chiesa di S. Salvatore, la Cena in casa del fariseo, nell'Ateneo [...] veneto, gli affreschi sullo scalone di palazzo Farsetti (Municipio). Nel 1760 fu chiamato a Pietroburgo per decorare il palazzo d'Inverno (soffitti nella chiesa del castello) e l'Accademia imperiale ...
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Pittore (Padova 1588 - Venezia 1648). Allievo del tizianesco D. Mazza, continuò in maniera spesso accademica la grande tradizione cinquecentesca, rimanendo estraneo alle nuove tendenze della pittura veneta; [...] mediante l'eccezionale virtuosismo, raggiunse spesso un modellato sicuro e un cromatismo prezioso. Tra le sue opere più notevoli a Venezia: Nozze di Cana nella Scuola di S. Marco (1622), la Madonna col Bambino, in S. Maria della Salute, l'Astronomia ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...