TRANI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Carlo CESCHI
Raffaele CIASCA
Città della provincia di Bari, che sorge (a 43 km. dal capoluogo) sul Mare Adriatico, al punto d'incontro [...] tradizione li assegna al 1063: ma sono di data indubbiamente posteriore. Su ciò v. F. Gabotto, Il commercio e la dominazione dei Veneziani a Trani fino al 1530, in Archivio stor. per le Prov. napoletane, XXIII, 1898, pp. 111-143; e la bibliografia di ...
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ZOPPINO
Guelfo Sitta
Nicolò d'Aristotile de' Rossi di Ferrara detto lo Zoppino, della famiglia dei Rossi da Valenza, tipografi in Ferrara, esercitò l'arte impressoria nella prima metà del sec. XVI. [...] attività si svolse ininterrotta dal 1507 fino al 1544, anno probabile della sua morte.
Collaborò occasionalmente con altri tipografi veneziani e soprattutto con Vincenzo de Polo col quale fu associato lungamente nei primi anni dando in luce circa 50 ...
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PAOLUCCIO, Anafesto, doge di Venezia
Roberto Cessi
La tradizione tarda gli attribuì un nome, Anafesto; quella più remota ravvisò in lui il primo doge veneziano. Sopra la prima non è il caso d' insistere, [...] , quale è presentata dai cronisti. La notazione della sua vita è collegata a un presunto patto fra re Liutprando e i Veneziani, attribuito al 714, per la delimitazione dei confini di Cittanova. Ma poiché si può ormai dimostrare che il presunto patto ...
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CASSANA, Giovanni Agostino
Marco Chiarini
Pittore, figlio di Giov. Francesco, nacque probabilmente a Venezia (non, come solitamente affermato, a Genova), dove il padre si era trasferito in giovane età [...] dal 1687 al 1703: lo era con certezza ancora nel 1711 (T. Pignatti, La Fraglia dei pittori..., in Boll. dei Musei civ. veneziani, X[1965], 3, p. 23). Da una lettera scritta dal C. al pittore fiorentino A. D. Gabbiani (Bottari-Ticozzi, V, pp. 301 ...
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GIOVANNI III DUCA VATATZE, IMPERATORE D'ORIENTE A NICEA
Nato a Didymothico nel 1193, nel 1222 successe a Teodoro I Lascari di cui sposò la figlia. Suo costante obiettivo fu la distruzione dell'Impero [...] sconfitto dallo zar di Bulgaria, G. ritentò l'impresa contro Costantinopoli, ma non vi riuscì per l'intervento di veneziani, genovesi e pisani. Fece quindi credere a papa Innocenzo IV di essere pronto alla sottomissione, ma contemporaneamente cercò l ...
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Successore (Didymòthicon 1193 - Ninfeo 1254) di Teodoro I Lascaris (1222), di cui sposò la figlia e assunse il nome di Lascaris che poi trasmise al figlio Teodoro II, ne continuò la politica rivolta a [...] Giovanni II Asen, zar di Bulgaria, G. ritentò l'impresa contro Costantinopoli, ma non vi riuscì per l'intervento di Veneziani, Genovesi e Pisani. Alla morte di Giovanni II (1241), tolse loro le conquiste fatte in Tracia e in Macedonia assoggettando ...
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Poeta (Venezia 1757 - Belluno 1832). Fu per quasi vent'anni console marittimo dell'ordine dei Cavalieri di Malta a Venezia. Si occupò anche di scienze naturali, di matematica, di medicina. Dopo la caduta [...] (Venezia, 1817); alcune di esse rimasero popolari, come La biondina in gondoleta, musicata da Simone Mayr, scritta da Marina Quirini Benzon, e El ti e 'l vu, imitazione da Voltaire. Tradusse in versi veneziani le poesie siciliane di G. Meli (1818). ...
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Capitano (Mirandola 1472 circa - Polesella 1509), fratello di Giovanni Francesco. Comandò, forse agli ordini di Ludovico il Moro, la compagnia milanese nella battaglia di Fornovo (1495); fu quindi al servizio [...] . Al servizio del Valentino (1502), fu da questo inviato in aiuto dei Francesi, contro gli Spagnoli, nel regno di Napoli; militò per Giulio II (1509) contro i Veneziani nella guerra della lega di Cambrai e morì combattendo nella difesa di Ferrara. ...
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. Termine artistico che traduce il francese plein-air usato dall'impressionismo per indicare gli effetti pittorici nella piena luce solare, diretta o indiretta: ciò che Leonardo chiamava vedere alla campagna. [...] di complementarismo nelle pitture egizie sembra indicare predilezione per i rapporti di colori in ombra, quali li amarono i Veneziani del sec. XVI. Presso i Greci lo splendore della luce fu oggetto di ricerche pittoriche, attestate da alcuni passi ...
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Così si chiamava in molti luoghi dell'alta Italia il denaro o dodicesima parte del soldo. I primi ricordi si hanno in memorie e documenti di Treviso e di Padova del sec. XIII. A Venezia troviamo usata [...] dunque che l'origine del nome derivi dalla terraferma e non da Venezia, dove però rimase ai "piccoli" o denari veneziani che, dopo qualche tentativo respinto dal Senato, vennero coniati di puro rame nel 1519, col tipo della Beata Vergine col Bambino ...
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veneziana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. veneziano]. – 1. Altro nome con cui furono chiamate nella seconda metà del sec. 15° le canzonette più note come giustiniane. 2. Tipo di serramento adoperato per l’oscuramento di finestre e di vetrate...
veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...