GRAVIDANZA (dal lat. gravidus, da gravis "pesante"; fr. grossesse; sp. preñado, embarazo; ted. ahwangerschaft; ingl. pregnancy) o gestazione (dal lat. gestatio "il farsi portare")
Emilio Alfieri
Indica [...] areola secondaria) e con rilievo evidente dei tubercoli mamillari; da un più spiccato turgore delle parti genitali, con congestione venosa (più o meno violacea) della mucosa vulvare; dall'aumento graduale e progressivo dell'utero, che si fa manifesto ...
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MARCELLO, Marco Claudio (M. Claudius M. f. M. n. Marcellus)
Gaetano De Sanctis
Generale romano nell'età della seconda guerra punica. Nato nel 270 circa a. C., nipote di M. Claudio Marcello (console nel [...] giorni, dopo aver avuto la peggio nel secondo giorno sarebbe stato vittorioso nel terzo, ma con tali perdite che dovette ripiegare a Venosa per curarvi i suoi feriti e per lungo tempo non si mosse più da quella città. Checché ne sia, nulla accadde di ...
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ORSINI
Raffaello Morghen
. Famiglia tra le maggiori di Roma e d'Italia dopo il 1000, fiorente per numerosi rami, illustre per potenza e ricchezza, per legami di parentela stretti con l'Impero e con [...] Soana. A questi titoli il ramo dei conti di Nola aggiunse poi anche quelli di principi di Salerno, conti di Lecce, duchi di Venosa, principi di Taranto, e da essi si originarono poi i nuovi rami degli Orsini Del Balzo (v.), dei signori di Mugnano e ...
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È il nome di una congregazione religiosa fondata a Cluny da S. Bernone, dei conti di Borgogna (anno 910), nella quale si compì la prima riforma dell'ordine benedettino. Caratteristica di quest'ordine era [...] E ne abbiamo esempî anche in Italia, nel coro del duomo di Aversa (circa 1050), nell'abbazia della SS. Trinità di Venosa (circa 1135), nella cattedrale di Acerenza, in S. Antimo a Castelnuovo dell'Abate in Toscana, dipendente appunto da Cluny.
Non è ...
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GONZAGA, Ferrante
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova il 28 genn. 1507, terzogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este. Nell'adolescenza mostrò predilezione per gli esercizi cavallereschi. [...] trattative matrimoniali con Isabella Di Capua, orfana ed erede di Andrea, duca di Termoli e principe di Molfetta. Rientrato a Venosa, pur recando circa 20.000 ducati per i pagamenti alle truppe, ne mantenne a stento il controllo, tentando comunque ...
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LANCIA (Lanza), Galvano
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni), di Manfredi (II) Lancia, marchese di Busca; certo figlio di una Beatrice, signora di Paternò, della [...] del Regno. I saraceni di Lucera uccisero il traditore Giovanni Moro ad Acerenza e consegnarono questa città al Lancia. Nel gennaio, a Venosa, Manfredi rimise gli affari di guerra al L. che prese di forza la città di Rapolla e uccise i ribelli ivi ...
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GIACOMINI, Carlo
Stefano Arieti
Nacque a Sale, presso Alessandria, il 23 nov. 1840 da Vincenzo e Teresa Gobbo Alvigni. Rimasto presto orfano di padre, l'aiuto economico del nonno materno, Gedeone, gli [...] ampia comunicazione fra la vena porta e le vene iliache destre, ibid., pp. 584-621, in cui descrisse un vaso venoso ectasico, esteso dal ramo di biforcazione della vena porta alla vena iliaca esterna destra e, in parte, alla vena otturatoria dello ...
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– Famiglia nobile napoletana, testimoniata nelle fonti epigrafiche, narrative e documentarie più antiche con la forma onomastica Zurolo, che fu ascritta alla fine del Medioevo al seggio cittadino di Capuana. [...] e, in particolare, della linea di Sergianni (morto nel 1432), il potente gran siniscalco, conte di Avellino e duca di Venosa.
Un esempio dell’aggressiva politica familiare in Principato è la controversia sorta per il possesso di Solofra che, dopo le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ludwig Feuerbach, dopo gli studi teologici a Heidelberg e filosofici a Berlino sotto [...] egli di nuovo rivendica a sé. Come la circolazione arteriosa spinge il sangue fino alle più lontane estremità, mentre quella venosa lo riporta indietro, come la vita in genere consiste in una perenne sistole e diastole, così è anche la religione ...
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CANOSA di PUGLIA (v. vol.II, p. 315 e S 1970, p. 179)
E. M. De Juliis; M. Falla Castelfranchi
Il sito è stato oggetto, in questi ultimi anni, di esplorazioni e di studi, con scoperte significative che [...] Gräberstrassen. Monaco 1987, pp. 139-154; E. M. De Juliis, Canosa, in AA.VV. Italici in Magna Grecia. Lingua, insediamenti e strutture, Venosa 1990, pp. 69-76.
(E.M. De Juliis)
Età tardoantica. - Il ruolo svolto da C. fra IV e VI sec. d.C. appare ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...