MARTINSON, Harry
Mario GABRIELI
Scrittore svedese, nato a Jämshög il 6 maggio 1904.
È uno dei cinque scrittori "proletarî" svedesi che nel 1929 debuttarono con un comune programma tra vitalista e futurista. [...] (era marinaio), M. vi ha portato, insieme alla inesperienza giovanile, una rara fantasia pittorica ed un'eccezionale sensibilità verbale e ritmica. Descrittore della vita nomade sui mari e delle più svariate esperienze nei porti d'ogni continente ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] sbudellare, scucire, smacchiare.
1.1.2 Prefissi. I prefissi dei verbi parasintetici si differenziano dagli altri prefissi verbali per tre caratteristiche peculiari:
(a) non si premettono produttivamente a verbi: verbi come apporre o immettere sono ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] noi andiamo. Le forme suppletive sono di norma impiegate per completare la serie delle forme mancanti di un paradigma verbale o di un’altra parte variabile del discorso.
Il suppletivismo è tipico della coniugazione di verbi irregolari (➔ coniugazione ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] un'integrazione sonora eseguita in sala, fornita in primo luogo dalla musica, ma talora anche da rumori o da un commento verbale, è arduo sostenere che tali elementi facessero parte stabilmente del film inteso come opera o come testo. In primo luogo ...
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omofobia
Paura dell’omosessualità, sia come timore ossessivo di essere o di scoprirsi omosessuale, sia come atteggiamento di condanna dell’omosessualità. Secondo la Risoluzione del Parlamento europeo [...] e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni ...
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ipomimia
Torpidità e scarsa mutevolezza dell’espressione mimica, tipica di melanconici e depressi e spec. dei malati parkinsoniani. Nel morbo di Parkinson l’i. si caratterizza in modo particolare per [...] della faccia alle variazioni dell’umore e costituisce, oltre a un disturbo del movimento, un deficit della comunicazione non verbale; nei pazienti affetti da tale patologia l’i. è più evidente di quanto non sia nei pazienti depressi, perché ...
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acting-out
Il rivivere, da parte del soggetto, nell’ambito della terapia psicoanalitica, atteggiamenti, emozioni e conflitti inconsci riattivati nel transfert, operando cosi una vera e propria sostituzione [...] non abituale rispetto a quella tipica della situazione analitica, in cui l’espressione avviene in forma prevalentemente verbale. L’a.-o. rappresenta altresì un meccanismo di difesa (➔) consistente in comportamenti aggressivi e antisociali del ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] semplificazione – che sopprime le distinzioni tra soggetto e non-soggetto, tra persona e non-persona, e tra forma pre-verbale e forma post-verbale del soggetto) – è un affioramento dell’antico: esempi se ne trovano da Dante a Manzoni e oltre, fino ad ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] Nature, 380, 499-505.
DÉJERINE, J. (1892) Contribution à l'étude anatomo-pathologique et clinique des différentes variétés de cécité verbale. Mém. Soc. Biol., 4, 61-90.
DE RENZI, E., FAGLIONI, P., SAVOIARDO, M., VIGNOLO, L.A. (1966) The influence of ...
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auso
Andrea Mariani
. Participio di ‛ ausare ', " osare ", appare unicamente in Pd XXXII 63 Lo rege per cui questo regno pausa / in tanto amore e in tanto diletto, / che nulla volontà è di più ausa. [...] dei commentatori, specialmente moderni, si tratta di un latinismo. Per il Sapegno " Il latinismo ausa (come già l'inconsueta forma verbale pausa, con valore intransitivo, del v. 61) è richiesto dalla rima; altrove oso (cfr. Purg., XI, 126; XX, 149 ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...