suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi [...] etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento di derivazione atto a fornire temi verbali (s. verbale) e temi nominali (s. nominale), per distinguerlo dal s. flessionale, elemento di flessione, che porta più comunemente il ...
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Psicologo (Susquehanna, Pennsylvania, 1904 - Cambridge, Massachusetts, 1990). Ha studiato all'Harvard University, dove è poi tornato come professore (1948) dopo aver insegnato nelle università del Minnesota [...] ; trad. it. 1973). Opere principali: Behavior of organisms (1938); Science and human behavior (1953; trad. it. 1971); Verbal behavior (1957; trad. it. 1976); Schedules of reinforcement (con C. Ferster, 1957); Cumulative record (1959, nuova ed. 1961 ...
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Delitto commesso da chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. La pena è aumentata se l’offesa è recata a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o a una sua rappresentazione, [...] aggravante è l’attribuzione di un fatto determinato (art. 595 c.p.). L’espressione oltraggiosa può essere scritta, verbale o reale, ossia realizzata mediante atti materiali, quali gesti osceni, schiaffi o percosse; è indiretta l’offesa che ...
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Linguistica
Ripetizione, esatta o approssimativa, spontanea o ricercata, di lettere o sillabe, di solito iniziali, di due o più vocaboli successivi. Non è rara presso gli antichi autori latini; nell’antica [...] anche in alcune locuzioni consuetudinarie (bello e buono, senza capo né coda).
Musica
Per analogia con l’a. verbale si è riconosciuta anche un’a. musicale nella ripetizione sia di suoni sia di accordi, particelle ritmiche, intervalli accentati ...
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formatività In linguistica, la capacità del segno di riferirsi a qualcosa di materiale e di formarlo, sul piano dell’espressione e su quello del contenuto; si può così parlare sia di una ‘forma dell’espressione’ [...] ’, cioè del significato come condizione della significazione.
Un’altra accezione del termine f. si ha nella teoria della cosiddetta onniformatività del linguaggio verbale, secondo cui le lingue possono esprimere qualsiasi esperienza conoscitiva. ...
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Norme in tema di previdenza nel «collegato lavoro»
Maurizio Cinelli
Carlo Alberto Nicolini
La l. 4.11.2010, n. 183, meglio nota come «collegato lavoro», pur non assumendo la previdenza come oggetto [...] «collegato» riscrive l’art. 13 d.lgs. 23.4.2004, n. 124 e con esso la disciplina degli accessi, dei verbali ispettivi e della diffida per gli illeciti amministrativi30. La norma incide su aspetti fondamentali dell’attività di vigilanza in materia di ...
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Espressione
Karl Grammer
Klaus Atzwanger
L'espressione è il modo in cui si manifestano esteriormente, attraverso gli atteggiamenti del volto, i gesti e il movimento dell'intero corpo, le emozioni, [...] tende a coordinarsi non soltanto con i propri movimenti, ma anche con le espressioni verbali dell'interlocutore. Persino quando la comunicazione verbale si deteriora e il fluire del discorso si interrompe, il livello di coordinazione interpersonale ...
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comunicazione, meccanismi psicologici della
Processo cognitivo e comportamentale di trasferimento dell’informazione contenuta in un segnale da un sistema (promotore o emittente) a un altro (recettore [...] viene concepita come sistema di interazioni e di scambi comunicativi consci e inconsci mediante la comunicazione verbale e soprattutto quella non verbale. In tale contesto, l’accento è posto sui comportamenti che caratterizzano l’intero sistema e che ...
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versificari, versificantes, versificator
Domenico Consoli
Nel De vulg. Eloq. D. usa il verbo ‛ versificari ', con l'accezione generica di " far versi " e quindi " comporre poesia ", quasi sempre in [...] poeti di stile alto riserba il più aulico ‛ poetari '. Di conseguenza ‛ versificator ' e ‛ versificantes ', con funzione più nominale che verbale, indicano il " poeta " e i " poeti " che si servono di tali stili: probante la precisazione di II IV 2 ...
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impari
Lucia Onder
Compare in Pd XIII 104 Onde, se ciò ch'io dissi e questo note, / regal prudenza è quel vedere impari / in che lo stral di mia intenzion percuote; / e se al " surse " drizzi li occhi [...] , / vedrai aver solamente respetto / ai regi, che son molti, e' buon son rari.
Molti fra i commentatori considerano i. voce verbale, ma già il lombardi propose: " è d'uopo che nelle parole del secondo verso, e quel vedere impari, soprassegnisi la ‛ è ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...