nuocere
Significa " recar danno ", ora in senso più generico e attenuato - la larghezza [" generosità "] vuole essere a luogo e a tempo, tale che lo largo non noccia a sé né ad altrui, Cv IV XXVII 12 [...] fu la luna tonda: / ben ten de' ricordar, che non ti nocque / alcuna volta per la selva fonda, l'espressione verbale viene comunemente interpretata come una litote: " anzi ti fece pro, dandoti alcuno lume... E puossi intendere che dicesse questo ...
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imparare
Il verbo, che poi ebbe nell'italiano notevole diffusione, è stato usato da D. una sola volta in modo certo. Con costrutto assoluto, in Pg VI 3 repetendo le volte, e tristo impara, per la similitudine [...] è stato spesso considerato verbo e non aggettivo. Intendendo infatti ‛ e ' come congiunzione e impari come forma verbale, si è dato al verbo il valore di " apprendi "; oppure di " pareggi ", " identifichi " (Porena), considerando regal prudenza ...
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Kussmaul, Adolf
Medico tedesco (Graben, Karlsruhe, 1822 - Heidelberg 1902). Prof. di clinica medica a Erlangen, Friburgo, Strasburgo; tra i maggiori clinici tedeschi del 19° secolo. Per primo descrisse [...] parietale inferiore a quella temporale superiore. Secondo K., lesioni di detta zona determinerebbero la cosiddetta ‘cecità verbale’ (oggi detta dislessia), ossia la perdita della capacità di comprendere il significato delle parole scritte e ...
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COLMO O COLMATO?
Si tratta di due diverse forme del participio passato del verbo colmare ‘riempire fino all’orlo’ che nell’italiano contemporaneo hanno diversificato e specializzato il proprio uso.
• [...] è troppo, è stato superato il limite!’
Era al colmo della felicità
Basta, questo è il colmo!
Storia
Il valore propriamente verbale di colmo era vivo nella lingua dei secoli scorsi
Hai colmo la misura de’ cattivi pensieri (C. Cantù, Storia universale ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (n. verbale).
In senso ristretto, e nell’uso comune, il sostantivo. Secondo la grammatica si distinguono i n. nelle due grandi classi ...
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Modello processuale penale che accentra le tre distinte funzioni dell’accusa, della difesa e del giudizio, nella figura del giudice, attribuendogli il potere di attivarsi d’ufficio per ricercare i reati [...] ; c) per la scrittura: le deposizioni raccolte dall’organo inquisitore e l’interpretazione da questi indicata vengono trascritte in un verbale; d) per l’assenza di limiti nell’acquisizione probatoria: il giudice è libero di scegliere il metodo più ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] . I media acustici sono classificabili in parlato (che corrisponde a una codifica uditiva di linguaggi di comunicazione verbale), musica (codifica uditiva di un sistema a note strutturato), suoni (codifiche uditive di tipo generale, non vincolate ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] geniali essi fossero e per tenaci che fossero i loro sforzi a questo scopo, la parola, l'attimo singolo e fuggevole d'un discorso verbale non potevano emergere in sé e per sé, l'uno dopo l'altro, a mo' di narrazione o d'azione scenica, in quanto la ...
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PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] sintassi, Bari 1970); C. E. Osgood, G.J. Suci, P. Tannenbaum, The measurement of meaning, Urbana 1957; B. F. Skinner, Verbal behaviour, New York 1957; G. A. Miller, E. Galanter, K. H. Pribram, Plans and structure of behaviour, ivi 1960 (trad. it ...
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MANALE, PIETRA
Gioacchino Mancini
. Nella lingua latina l'aggettivo manalis è propriamente qualificativo di una fonte che getta acqua copiosa e perenne. Si adoperò anche per indicare vasi da versare [...] aveva lo stesso epiteto di manalis. Da ciò si dovrebbe dedurre che tale voce derivi piuttosto dai Manes, che dalla voce verbale marare.
Nella disciplina augurale degli Etruschi, che i Romani seguirono in gran parte, vi era un rito consistente nel far ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...