I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] , nel contrasto, l’uso mimetico-espressivo della lingua ‘altra’ – legato spesso al gusto per il plurilinguismo giocoso, la parodia verbale – e insieme l’attenzione per le varietà diatopiche e il parlato: la parte italiana del contrasto con la donna ...
Leggi Tutto
La lingua di Gentile
Diego Femia
Fabrizia Giuliani
Gentile filosofo del linguaggio?
Si può parlare di Gentile filosofo del linguaggio? O quantomeno di una teoria linguistica riconoscibile all’interno [...] Gentile e ai modi in cui, diversamente nei due testi, sono lessicalizzati le azioni e i processi legati all’attività verbale, all’attività riflessiva e all’azione.
Nel caso della Teoria portando in evidenza molti verbi legati all’attività filosofica ...
Leggi Tutto
La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] opposto a nōn): nē dubitāveris! («non dubitare!»).
La negazione in generale è una funzione tipica del linguaggio umano, verbale e segnato; considerata un «universale pragmatico» (Ramat 1987: 48) per le particolari esigenze comunicative a cui risponde ...
Leggi Tutto
Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] di vista del referente, l’interlocutore è sempre una seconda persona, singolare o plurale; tuttavia, la persona verbale effettivamente usata nell’interlocuzione dipende dalle gerarchie sociali vigenti nel contesto specifico, che possono prevedere o ...
Leggi Tutto
FARA, Mario Giulio
Chiara Trara Genoino
Nacque a Cagliari il 5 dic. 1880 da Giuseppe, avvocato, e da Maria Dessy. Non seguì alcun regolare corso di studi, ma ebbe solo sporadici insegnanti privati per [...] costitutivo, laddove fino a quel momento gran parte degli studi sul canto etnico avevano dato priorità assoluta al testo verbale. Le sue idee trovarono chiara espressione nell'introduzione al volume L'anima della Sardegna (Udine 1940). Nel porre in ...
Leggi Tutto
La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] e anche aggettivi (Ricca 2004: 430-435), che designano «sostanze, prodotti chimici, cosmetici e farmaceutici, nei quali la base verbale indica senza ambiguità di sorta il tipo di effetto o di reazione che il prodotto così designato provoca o dovrebbe ...
Leggi Tutto
Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] complesso, in cui sia coinvolto un verbo modale o uno di percezione (➔ modali, verbi; ➔ percezione, verbi di), e con altre perifrasi verbali:
(4) a. Maria lo fa / lascia mangiare a casa
b. Maria lo vuole / può / sa / vede mangiare a casa
c. Maria ...
Leggi Tutto
DE FILIIS, Anastasio
Maria Muccillo
Nacque a Temi da Paolo nel 1577, della madre nulla si sa.
Una lettera manoscritta del 3 sett. 1822 (cod. Vat. lat. 9684, f. 116rv) dell'erudito Pietro Antonio Megalotti [...] naz. dei Lincei, cl. di sc. mor., s. 6, VII [1938], p. 59) del Cesi allo Stelluti e al D., che è sostanzialmente il verbale di una adunanza accademica fra membri lontani, si apprende che il D. nell'aprile del 1605 era ancora a Temi dove "si esercita ...
Leggi Tutto
Qual che voi siate, amico, vostro manto
Mario Pazzaglia
. Sonetto responsivo di D. a Per pruova di saper di Dante da Maiano (ma il Santangelo inverte le attribuzioni). Lo schema (abba abba; cde edc) [...] e dall'atteggiamento di umiltà, e il gusto, nella conclusione, dell'elegante epifonema; cui s'aggiungono le risorse della raffinata electio verbale e stilistica, cioè la replicatio (saver, v. 3; sacciate, v. 5; saver, v. 6; saggia, v. 7; saggio, v. 8 ...
Leggi Tutto
avvisare
Freya Anceschi
. Verbo transitivo, con il significato proprio di " guardare attentamente ", " osservare ", " esaminare "; frequente nella lingua due-trecentesca (v. per es. Chiaro Amore, io [...] fec'io, e CLXVIII 12 convien che ciascuna avvisata / sia, sì che pover rimanga il dolente, il valore verbale dell'espressione (" sia messa in guardia ") sconfina in quello aggettivale del participio, che varrebbe quindi " accorta " (Petronio).
Il ...
Leggi Tutto
verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...