Savete giudicar vostra ragione
Mario Pazzaglia
Sonetto responsivo di D. (abab abab; cdc dcd) a Provedi, saggio, ad esta visïone, di Dante da Maiano, di cui riprende una sola rima (-one), secondo l'uso [...] , come hanno fatto certi commentatori, la mediocrità dello stile; vanno piuttosto messi in rilievo il dominio della materia verbale e lo svolgimento agile e ordinato del pensiero, ben lontani dal balbettio di un principiante non dotato. Certo ...
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indurre (inducere)
Bruno Basile
Il comune significato di " consigliare ", " persuadere ", oltre che in Cv I IX 7, II VI 4 e VII 11 e 12, appare assai evidente in If XIII 51 mi fece / indurlo ad ovra [...] a torre alcuno difetto, per se medesima quello induce, I III 1), l'altro per il desueto rapporto tra la forma verbale e il significato filosofico (propriamente " arrecare influssi "): la terza similitudine [tra i cieli e le scienze] si è lo inducere ...
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Levitico
Guy Dominique Sixdenier
Terzo dei cinque libri del Pentateuco o Tōrāh, fondamentale per l'osservanza della legge mosaica.
Nel L. si trovano infatti le regole riguardanti i sacrifici (capp. [...] sarebbero incapaci a svelarci il pensiero o la volontà di Dio.
In Mn III XII 7 si fa ugualmente appello all'autorità verbale del L. in un sillogismo mirante a provare che l'Impero non dipende dal papa. La donazione di Costantino mostra con evidenza ...
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parvenza
Antonietta Bufano
Dal provenzale parvensa, è voce propria della lirica anteriore a D., in cui il valore del termine s'incrocia con quello latino di apparentia (v. anche APPARENZA), comune nel [...] da D. e Beatrice, che la sua parvenza / ... ancor non appariva (XXIII 116: il Mattalia nota qui il " calibrato gioco verbale ", ribadendo per p. il valore di " ciò che appare, è visibile, e quindi ... aspetto, sembianza ". Cfr. Cavalcanti Fresca rosa ...
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seccare
Lucia Onder
Letteralmente il verbo vale " inaridire ", nell'immagine di Pg XXII 51 E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui [nel Purgatorio] [...] uso della lingua " (Andreoli); diversa l'interpretazione del Tommaseo: " se mi basta l'ingegno ".
Si noti che secca, sia come forma verbale, sia come aggettivo, è sempre in rima con pecca: la rima in -ecca è difficile, per cui negli otto versi in cui ...
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allucinogeno
Sostanza farmacologicamente attiva, solitamente di abuso, che ha la capacità di alterare le percezioni, il tono dell’umore e l’ideazione in modo sproporzionato rispetto alle altre funzioni [...] derivante da dosi elevate di a. assunto. Altri sintomi da intossicazione acuta sono: eccessiva attività motoria e verbale, insonnia prolungata seguita da forte astenia, tremori. Non infrequenti le convulsioni da a., che vengono trattate efficacemente ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] ). Lingua agglutinante con un ristretto numero di prefissi e suffissi; fa largo uso della duplicazione, privilegia l’aspetto verbale sul tempo; ha un lessico vastissimo che ha assunto, nel corso di una storia multisecolare di contatti con diverse ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] (visual studies), che valorizzano il carattere ibrido e misto di tutti i media, e l’intreccio stretto fra verbale e visivo. La letteratura del Novecento ha ripreso la classica situazione narrativa dell’incontro in pinacoteca, che ritroviamo nel ...
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Schnebel, Dieter
Marta Tedeschini Lalli
Compositore tedesco, nato a Lahr (Baden-Württemberg) il 14 marzo 1930. Dopo gli studi con E. Doflein a Friburgo, dove strinse amicizia con il musicologo H.-K. [...] (1960-61), che è parte del ciclo Projekte (1958-61): progetti per la composizione collettiva definiti prevalentemente in forma verbale, come 'metamusiche'. 'Materiali di scarto' del far musica, come i movimenti del direttore o il rumore prodotto dal ...
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Poeta inglese, nato nel 1819 a Liverpool e educato a Rugby sotto il dottor Arnold, la cui personalità ebbe grande influenza sul giovane, natura di per sé seria e introspettiva. Per qualche tempo si lasciò [...] di liriche. Nessuna di queste opere rivela una personalità artistica di forte fantasia o una grande padronanza della musicalità verbale, ma sono tutte caratteristiche dell'epoca di C., e riflettono dubbî e speranze alternantisi in un'anima bella. C ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...