La mediazione dopo C. cost. n. 272/2012
Luciana Breggia
Il 2013 è un anno che registra notevoli mutamenti della normativa sulla mediazione contenuta nel d.lgs. n. 28/2010, in vigore dal 20 marzo 2010. [...] spese di avvio (fissate nella misura fissa di euro 40), che non hanno natura di “compenso”.
2.9 Trascrivibilità del verbale di mediazione
Si tratta di una innovazione molto importante concernente l’art. 2643 c.c. (Atti soggetti a trascrizione) che ...
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Protesi
Serenella Salinari
Con protesi viene generalmente intesa la sostituzione con strutture artificiali di una parte dell'organismo che risulti mancante, fisicamente o funzionalmente, a causa di [...] le terminazioni del nervo acustico siano integre o comunque presenti; in tale evenienza è possibile ottenere un qualche riconoscimento verbale, per cui il loro uso si va diffondendo, nonostante un certo numero di problemi che risultano ancora aperti ...
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MORPURGO, Benedetto
Francesco Cassata
– Nacque a Trieste il 15 agosto 1861, da Angelo e da Carolina Levi.
Svolti gli studi medi nella città natale, frequentò le Università di Roma e di Vienna, dove [...] l’anno scol. 1927-28; Carteggio classificato XIV. B 374, f. 4.2 personale; Aggregato 1.745, Facoltà di medicina e chirurgia, verbale delle adunanze dal 19 giugno 1934. Per una bibliografia completa delle opere di Morpurgo: cfr. G. Mottura, B.M., in ...
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Il libro
Marilena Maniaci
A lungo considerato come supporto e vettore pressoché «neutro» di un contenuto, il libro – manoscritto e a stampa, nella varietà delle sue manifestazioni materiali – è il manufatto [...] più comunemente inteso come «libro» è di fatto una fra le possibili forme di associazione fra un messaggio (verbale, iconico, musicale ecc.) destinato a essere conosciuto e trasmesso e un oggetto materiale trasportabile e alienabile, concepito a ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] e Vedānta è la comunicazione linguistica, intesa come testimonianza verbale dal Nyāya (śabda, ➔), che è invece non riconosciuta considerata da altre scuole come un prodotto di testimonianza verbale insieme a inferenza. Un ulteriore p. importante nella ...
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troppo (tro')
Ugo Vignuzzi
Avverbio di quantità di media frequenza nelle opere di D., con una trentina di occorrenze in quelle canoniche (quasi un terzo fuori della Commedia), e oltre 50 nel Fiore (due [...] , con il commento del Sapegno, riportato più sotto.
Questo valore (in senso assoluto) è chiaro quando t. è usato come modificatore verbale: Vn XXXVII 1 Io venni a tanto per la vista di questa donna, che li miei occhi si cominciaro a dilettare troppo ...
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CAMPOREALE, Pietro Paolo Beccadelli e Acton principe di
Stefano Indrio
Nacque a Napoli il 26 apr. 1852 da Domenico e da Laura Acton. Rimase orfano del padre nel 1863, e la madre si risposò, nel 1864, [...] intermediario, nelle concessioni ad enfiteusi, tra i coltivatori ed i proprietari, nel quadro di una revisione, in verità piuttosto verbale, del sistema latifondistico; ed infine, nel 1895 e nel 1906, avanzò l'idea della costituzione di una forma di ...
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conoscente
Domenico Consoli
. Participio presente di ‛ conoscere ', ben attestato nella lirica due-trecentesca, è usato da D. come aggettivo, anche in posizione predicativa, spesso seguito dalla preposizione [...] in altro modo: se ella " non è tanto intelligente da saperti comprendere e accettare ".
Mantiene invece l'originario valore verbale in Rime dubbie XXIV 2, e regge di conseguenza il complemento oggetto: Saper vorria da voi, nobile e saggio, / ciò ...
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microgiornalismo
s. m. La diffusione di notizie di attualità attraverso i canali di messaggistica istantanea.
• oggi la nuova frontiera è il «microgiornalismo», è quella degli sms inviati dai propri [...] di una vita «in diretta», fatta di socialità, tracciabilità, iperconnessione, è giusto datare la nascita di un nuovo modo verbale, che da ora in poi potremmo battezzare il Presente Assoluto. (Valerio Magrelli, Repubblica, 7 dicembre 2013, p. 35, Club ...
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Gracian y Morales, Baltasar
Gracián y Morales, Baltasar
Filosofo e scrittore spagnolo (Belmonte de Calatayud 1601 - Tarragona 1658). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1619, fu prof. in diversi collegi [...] portoghesi e italiani, le varie forme di «concepto», «agudeza», e cioè acutezza di pensiero (ossia sottigliezza), acutezza verbale e acutezza d’azione nel campo etico. La perfezione estetica consiste nell’armonico combinarsi delle acutezze grazie all ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...