In linguistica, tempo del verbo (detto anche preterito) che indica la precedenza dell’azione o avvenimento rispetto al punto di vista di chi parla. A seconda del fatto che l’avvenimento si consideri come [...] , il perfetto, l’aoristo, il piuccheperfetto; anche il futuro anteriore è una specie di p. nel futuro. Di un passato come forma verbale a sé si può parlare dove non esiste che un solo paradigma designante questo tempo; tale è il caso, per es., delle ...
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Grande famiglia di lingue indigene dell’America Settentrionale, estesa in tutte le regioni occidentali dal confine canadese al Messico, e divisa in 3 rami: scioscione, pima-sonora, nahuatl o azteco. Le [...] originali e di suoni laterali (questi ultimi più conservati nel gruppo nahuatl); nella morfologia, il sistema di numerazione decimale e la presenza, nel gruppo nahuatl, di una forma di coniugazione oggettiva (oggetto incorporato nella forma verbale). ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] l'interazione medico/paziente. Il medico, basandosi da un lato sui 'sintomi', ossia sui messaggi espressi in forma verbale o non verbale dal paziente (ad esempio quando questi afferma "mi fa male la pancia!", oppure indica la parte dolente gemendo e ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] di vista morfologico, è anche la sistematicità di alcune assenze, tra cui vanno notate le seguenti:
(a) forme verbali, pronominali e aggettivali di prima e seconda persona, singolare e plurale (fatto salvo per usi occasionali e non rappresentativi ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] soggetto è Maria in A1. Nel parlato si ha spesso il caso in cui il soggetto della predicazione non è espresso verbalmente ma è presente nel contesto:
(13) sempre bella! [indicando una foto]
Frequenti sono le frasi senza verbo che esprimono argomenti ...
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ELLISSI
L’ellissi è l’omissione di qualche elemento che resta sottinteso in una frase e risulta ricavabile dal contesto.
Gli elementi che si possono omettere sono:
– il ➔soggetto
Sono partiti i tuoi [...] vano [destinato al] motore
Il primo bambino della fila era alto, il secondo [bambino della fila] molto basso
– il ➔predicato verbale
Chi non è partito? I miei genitori [non sono partiti]
– un verbo ausiliare (➔avere o essere?)
Ieri sera ho ...
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TEMPI COMPOSTI
I tempi composti dei verbi si formano unendo una voce dei verbi ausiliari essere e avere con il participio passato dei verbi stessi
Andrea ha vissuto in Spagna
Il palloncino è volato [...] passato indica il numero e, in alcuni casi, il genere del soggetto
L’estate scorsa Carla ed io siamo stati in vacanza in Sicilia
Ti ho vista uscire di casa prima dell’una
I tempi composti nei vari ➔modi sono:
VEDI ANCHE predicato verbale ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] . A seconda che costituisca un nome o una forma di verbo finito, il t. sarà nominale (duc-, ductōr-) o verbale (dūcēbā- dell’imperfetto, dūx- del perfetto ecc.).
Con altra accezione, il termine indica, in contrapposizione a rema (➔), l’elemento ...
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Glottologo e filologo tedesco (Berlino 1866 - Vienna 1956), prof. nelle univ. di Marburgo e di Vienna. Profondo conoscitore della lingua greca, aprì nuove vie d'indagine con il volume Einleitung in die [...] rivista Glotta da lui stesso fondata nel 1909. Si occupò anche di geolinguistica, di linguistica generale e di analisi verbale indoeuropea; l'ultimo dei suoi lavori in Glotta tratta degli antichi rapporti linguistici tra l'Asia Minore e il Caucaso ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] in determinate costellazioni testuali: si tratta, tipicamente, delle parole semanticamente ‘piene’ (nomi propri, nomi comuni, ecc.) o della morfologia verbale. Così, per es., il sintagma i giocattoli è segno di coesione solo se il suo referente è già ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...