Poeta cèco (Slavětín, Louny, 1898 - Praga 1951). Aderì inizialmente alla tendenza di avanguardia proletaria, poi si avvicinò al "poetismo" di V. Nezval, con Zlatými rétězy ("Con catene d'oro", 1926) e [...] che trasporta tè e caffè", 1927), reportage lirico di un viaggio in Oriente: qui si alternano sequele di giochi verbali, omofonie, anagrammi, trucchi acustici, scenarî esotici. Con altre raccolte di versi (Nový Ikaros, "Il nuovo Icaro", 1929; Nebe ...
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Metodologia di ricerca sviluppata nel campo delle scienze sociali per lo studio sistematico e oggettivo delle comunicazioni, o messaggi nell'accezione più ampia del termine, che persone e/o gruppi sociali [...] . del c. è quello di interpretare i simboli che costituiscono il contenuto delle comunicazioni, siano esse scritte o verbali (libri, giornali, documenti, discorsi ecc.) o di altro genere (radio, cinema, TV, pittura, musica, comportamenti gestuali ecc ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] in un fatto puramente figurativo, in cui colore e ornamentazione finiscono per prevalere, all'interno del discorso grafico, sul valore verbale dei segni.Il libro e l'epigrafia di età ottoniana seguirono e, in qualche misura, perfezionarono - ma anche ...
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incenerarsi
Il verbo ricorre una sola volta, in forma pronominale: Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stazi / d'incenerarti sì che più non duri... ? (If XXV 11). " Exclama contra Pestora, mostrando a lei [...] ch'ella no stanza, zoè, ch'ella no ordena, d'ardersi sé stessa " (Lana). Lo stesso concetto altre volte, trattandosi di persone (Vanni Fucci, Semele), è reso con perifrasi verbali: ‛ divenire cenere ' (If XXIV 101), ‛ farsi di cenere ' (Pd XXI 6). ...
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embolofrasia
Disturbo del linguaggio, consistente nell’incastrare continuamente una data parola, superflua o illogica, oppure interiezioni, nella serie delle altre parole che costituiscono il discorso. [...] stadi iniziali, spec. quella che caratterizza la demenza frontotemporale di Pick, e della balbuzie: in questo caso l’e. è costituita da parole e dall’utilizzo di starts verbali (per es., cioè, allora), nel tentativo di gestire i blocchi fonetici. ...
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segnale
Indicazione di tipo ottico o acustico o olfattivo (in animali e insetti), con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine. In un senso più esteso, mutuato dalla biologia, il s. è [...] uno a un altro individuo, o ancora dall’ambiente agli organismi. In psicologia, si parla di s. verbali e non verbali e di espressione facciale delle emozioni come strumenti comunicativi (➔ comunicazione, meccanismi psicologici della) e di detezione ...
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Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia del linguaggio ordinario" [...] pragmatico al problema del significato, caratterizzato dalla teoria degli "atti linguistici", per la quale le emissioni verbali significanti sono delle forme di comportamento. Particolare rilievo, in questa teoria, S. ha attribuito ai cosiddetti ...
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Processo penale
Giovanni Masi
(XXVIII, p. 282; App. III, ii, p. 491; IV, iii, p. 59; V, iv, p. 281)
Le difficoltà del nuovo codice
L'introduzione nel sistema processuale penale italiano di un modello [...] altri il profitto, il prezzo, il prodotto o l'impunità. Sono stati inoltre attenuati i limiti originariamente previsti all'acquisizione di verbali di prove di altri procedimenti: infatti con la modifica dell'art. 238 c.p.p. (introdotta dalla l. 7 ag ...
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. Fenomeno consistente nel mancato sviluppo della favella malgrado uno sviluppo sufficiente dell'udito. In certi casi di presunto sordomutismo, un esame metodico dell'udito dimostra che non v'è alcuna [...] parola è perfettamente udita e compresa, ma ciò nonostante manca la favella per un difetto di sviluppo nella sfera motoria verbale. Un certo grado di audimutismo motorio è fisiologico nel bambino: la funzione ricettiva precorre l'espressiva, e v'è un ...
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operazionismo
operazionismo [Der. dell'ingl. operation-ism, da operation "operazione"] [FAF] Teoria epistemologica, formulata dal fisico statunitense P.W. Bridgman, che propone di stabilire univocamente [...] concreta: in tal modo sarebbe possibile eliminare dalla scienza le nozioni metafisiche, le idee assolute, le argomentazioni puramente verbali e le aporie derivanti dalla non chiara esplicitazione del signif. dei concetti coinvolti (così, per es., la ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...