Linguista e filosofo del linguaggio italiano (Torre Annunziata, Napoli, 1932 - Roma 2017), si è occupato soprattutto di linguistica generale, con attenzione al rapporto tra lingua e società.
Laureatosi [...] dei sistemi comunicativi e l'evoluzione della civiltà moderna (Guida all'uso delle parole, 1980; Minisemantica dei linguaggi non-verbali e delle lingue, 1982; Ai margini del linguaggio, 1984). Questa metodologia di studio lo ha portato in seguito a ...
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Scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Autore agli inizi oscillante tra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo, V. finì per elaborare una forma di racconto fra [...] . Dopo Uomini e no, romanzo ispirato alla Resistenza italiana, nel quale l'immediatezza del contenuto lo portava a estreme crudezze verbali, V. ritrovò in parte questo accordo nel racconto Il Sempione strizza l'occhio al Fréjus (1947), nel romanzo Le ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] (trad. it. Bologna 1992); S.A. Kripke, Naming and necessity, Oxford 1980; T.De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari 1982; D. Davidson, Inquiries into truth and interpretation, Oxford-New York 1984; D.Sperber, D ...
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PSICOMETRIA (XXVIII, p. 464)
Leandro CANESTRELLI
Questo termine comprende, in senso lato, l'insieme dei varî metodi d'indagine psicologica attraverso i quali si cerca di raggiungere una valutazione quantitativa: [...] soggetto relativamente al gruppo campione.
Vi sono tests per l'intelligenza (mental tests) di diversissimo tipo, verbali o non verbali, individuali oppure collettivi, sia per adulti sia per fanciulli sotto forma di "scale metriche dell'intelligenza ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] II) segnalava il medesimo fenomeno, esteso anche ai nomi, nelle lingue del gruppo Penuti.
Frequenti sono i verbi composti di due temi verbali. Il Tiwa ha töă-män "egli andò a cercare", composto di töă "raccogliere" e män"andò". Il Nahuatl ha ke-tsoma ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] è invece portato (con una chiara tendenza fenomenologica peraltro non dichiarata) verso un'esplorazione di tutte le forme linguistiche verbali e non verbali, come si vede nella sua opera Languages of art (1968), che rappresenta a suo modo un altro ...
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Nato a Bologna l'8 settembre 1866, per molti anni professore di lettere italiane nell'istituto tecnico di quella città, collaboratore assiduo di parecchi dei più importanti giornali italiani, morì nella [...] edizione emendata, ivi [1915]) le diverse concezioni politiche e religiose dei personaggi non dànno luogo che a pure polemiche verbali, di cui l'A. dà il fedele resoconto, senza giungere a rappresentarle vive nel cuore di chi le soffre, divenute ...
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WILKES, John
Uomo politico inglese, nato a Clerkenwell (Londra) il 17 ottobre 1727, morto a Londra il 26 dicembre 1797. La sua figura ha uno speciale rilievo nella storia parlamentare del sec. XVIII [...] perorava per lui, finché nel 1782 i comuni, stanchi e anche vergognosi di tale lotta, deliberarono di sopprimere dai proprî verbali tutto quanto si riferiva all'elezione del Middlesex.
Oltre a edizioni di Catullo (1788), di Teofrasto (1790) e a una ...
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empatia
Termine con cui si è soliti rendere in italiano quello tedesco di Einfühlung (anche tradotto con «simpatia simbolica»), usato in estetica e in psicologia per indicare la capacità di porsi nella [...] su un’attività di simulazione immaginativa (di solito espressa controfattualmente) degli stati mentali altrui e delle azioni (verbali e non verbali) che ne conseguono. Tra i proponenti e difensori della simulation theory vanno ricordati R. Gordon, A ...
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agnosia
Incapacità di associare un significato a una sensazione percettiva, cioè di riconoscere e identificare gli oggetti, non spiegabile con deficit sensoriali o della funzione generale della psiche. [...] i colori, le fisionomie (➔ prosopoagnosia), le figure e gli oggetti. L’a. uditiva è il mancato riconoscimento di rumori o suoni (verbali e no): l’agnosico uditivo non riesce, per es., a riconoscere la voce di una persona oppure il verso di un animale ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...