LUINO (Luini), Francesco
Ugo Baldini
Nacque a Luino il 22 marzo 1740 da Carlo (che una fonte dice "dottore") e Maria Caterina Iugali.
Alcuni lo dissero nato a Lugano, e questa indicazione ha prevalso. [...] il S. Uffizio decretò una proibizione incondizionata; il dispositivo della decisione non è noto, perché per quell'anno i verbali delle sedute e i pareri e censure dei consultori sono perduti (la data del decreto compare nelle edizioni successive dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federigo Enriques
Giorgio Israel
La figura di Federigo Enriques occupa una posizione centrale nella storia della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale. Egli fu uno [...] in accordo con le modalità pratiche del modo di lavorare di Enriques, non alla scrivania ma mediante lunghe discussioni verbali, spesso passeggiando con lo stesso Castelnuovo o con i suoi collaboratori. Castelnuovo ricorderà in seguito (1947) che la ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] è spesso formulato nel modo seguente: "Se da a si ottiene b, che cosa (x) si ottiene da c?". Questa è la 'formulazione verbale' (vācoyukti) di un trairāśika. I dati numerici sono disposti solitamente in riga, a b c, e l'incognita x è determinata in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] dal Medioevo e per tutto il Cinquecento si era assistito a un progressivo affinarsi del formalismo algebrico: dagli enunciati completamente verbali del Liber abaci (1202) di Leonardo Fibonacci si era passati via via all’introduzione di una serie di ...
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Logiche non standard
Claudio Pizzi
Alcune famiglie di logiche non standard sono costituite da logiche che sono estensioni assiomatiche di quella standard, mentre altre constano di logiche rappresentabili [...] le logiche modali classiche si possono considerare un caso speciale. La più studiata delle logiche multimodali è la logica dei tempi verbali, dovuta a Arthur N. Prior (1951). In questa gli operatori primitivi sono H e G, da leggere 'sempre in passato ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] i nomi arabi di molte di queste figure. Sfiorando un certo esoterismo, alcuni mezzi mnemotecnici grafici e verbali potevano servire per memorizzare procedimenti o proposizioni geometriche. Niente affatto marginale poi, come rivela A. Erlande ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] di notazioni si affermarono soltanto gradualmente e accanto a essi furono usati per lungo tempo altri simboli nonché espressioni verbali usate convenzionalmente e sincopi. John Napier (1550-1617), nel suo De arte logistica, fu il primo a ricondurre ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] 'collocazione' che dovevano presupporla; anzi, il giudizio era, per lui, una sorta di connexio che permette di disporre i termini verbali del discorso nello stesso ordine in cui si trovano le conoscenze reali, in modo tale da far coincidere l'ordo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] i nomi e le potenze delle incognite, la connessione e l'uguaglianza di termini erano designati sempre mediante espressioni verbali idonee (fatta eccezione per Giordano, ricordato sopra), in Italia e in Francia, a partire dalla fine del XIV sec ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] fonetico; in modo ancor più significativo, la rappresentazione di elementi grammaticali nel linguaggio scritto, incluse le forme verbali flesse, condusse a un uso sempre più sillabico di un sistema di scrittura che era nato come strumento ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...