È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Squartini, Mario (2010), Il verbo, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol ...
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Linguistica
In grammatica, il verbo che esprime un’azione la quale non passa dal soggetto a un complemento oggetto; sono i., per es., dormire, andare, venire, partire ecc. (quando vi sia un complemento [...] diretto, come nella frase dormire sonni tranquilli, si dà a esso il nome di complemento dell’oggetto interno). Il verbo i. può avere solo la forma attiva e assume forma passiva unicamente per esprimere valori impersonali (come nel lat. itur «si va», ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] ha i pronomi soggettivi prefissi: n-a-bil "io vado", h-a-bil "tu vai", d-a-bil "egli va", n-a-bil-ki-o "io vado a lui". Il verbo transitivo ha l'oggetto preposto e il soggetto posposto: n-a-kar-k "mi porti tu", d-a-kar-t "lo porto io", d-a-kar-ki-o-t ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] ), il sistema di genere si riflette anche sui modificatori del nome (aggettivi, participi, pronomi, ecc.) e, più raramente, sui verbi mediante il fenomeno dell’➔accordo. L’attribuzione del genere a un nome risponde a criteri sia formali sia di ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] si inseriscono invece all’interno della base. Possono interrompere la radice, come nel caso dell’infisso -m- usato in alcuni verbi del greco antico e del latino per formare il tema del presente (gr. lambànō «prendo», dalla radice lab-; lat. rumpo ...
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Matrimonio
Marzio Barbagli
Definizioni
'Matrimonio' è una parola di origine recente. Nella Politica Aristotele osservava che "l'unione dell'uomo e della donna non ha un nome". Ma, più in generale, noi [...] , il fidanzamento era revocabile e coloro che l'avevano stipulato erano liberi di sposarsi con un'altra persona. Il contratto per verba de presenti, con il quale i due fidanzati si scambiavano, di fronte a testimoni, formule come 'io prendo te in ...
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Provincia dell'Impero indiano, ma geograficamente parte dell'Indocina o India Transgangetica (ulteriore). Comprende, sin dall'annessione avvenuta nel 1886, i territorî britannici dell'Alta e Bassa Birmania [...] nomi. Le parole birmane sono formate in parecchi modi con particelle prefisse o affisse, con la riunione di due nomi o di due verbi, o di un verbo e di un nome, o di un nome e un aggettivo. Esempi sono: lok "fare", alok "lavorare", lok chin "modo di ...
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ḤAYYŪG, Hĕhūdāh Ben Dāwīd (in arabo Abū Zakariyyā' Yaḥyà ibn Dāwūd)
Umberto Cassuto
Grammatico ebreo della fine del sec. X e del principio dell'XI. Nato a Fez, visse a Cordova: le date precise della [...] precisione scientifica. È a buon diritto considerato il fondatore della scienza grammaticale ebraica.
L'originale arabo dei libri sui verbi deboli e su quelli geminati fu pubblicato da M. Jastrow, The weak and geminative Verbs by Abu Zak. ibn ...
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Grammatico e lessicografo ebreo, nacque a Córdova verso il 985-990; studiò in gioventù a Lucena, poi tornò a Córdova, donde esulò nel 1012; dopo qualche tempo di vita errabonda, si stabilì a Saragozza, [...] Ḥayyūǵ. Scrisse, in arabo: 1° al-Mustalḥiq (Il completatore), supplemento alle due opere di Ḥayyūǵ sui verbi deboli e sui verbi geminati; 2° Risālat at-Tanbīh (Epistola dell'avvertimento), breve operetta polemica contro un anonimo critico dell'opera ...
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Vittorino, Caio Mario
Giorgio Brugnoli
Scrittore latino d'Africa (nato agl'inizi del sec. IV d.C., morto dopo il 362). Maestro di retorica a Roma sotto Costanzo (337-361), fu dapprima seguace del neoplatonismo [...] VIII IV 9). D. non conobbe le opere dottrinarie (Adversus Arium, Commentarii in Epistulas Pauli, De Generatione Divini verbi, De ὁμοουσίω recipiendo, Ad lustinum Manichaeum) di Vittorino. Gli fu nota invece assai probabilmente l'Ars grammatica nella ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...