Danzare l’identità. Storia e memoria della danza. Sconfinamenti. Bibliografia
I linguaggi della d. contemporanea che possiamo osservare sulle scene internazionali sono molteplici e in continua trasformazione, [...] ) che continua a stimolare dibattiti su questi temi anche grazie al fatto che si trasforma a ogni riallestimento. I due verbi che compongono il titolo alludono al concetto di autorialità e all’idea di raccogliere, ma anche di sospendere qualcosa, e ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] o non-attuazione di una certa azione. Altra caratteristica condivisa da molti p. e c. è quella della presenza dei verbi ''seriali'', così chiamati perché tramite sequenze di due o più forme verbali vengono espressi concetti come ''per, a'', ''frase ...
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Informatica
Fabrizio Luccio
Franco P. Preparata
Carl-Erik Fröberg
Piero Sguazzero
Piero Dell'Orco e Tomaso Poggio
Teoria della computazione di Fabrizio Luccio
SOMMARIO: 1. Origine e motivazioni. [...] in diverse parole (per es. ‛la vena' e ‛l'avena'), di interpretare una singola forma (per es. ‛finissimo', aggettivo o verbo) e di scomporre un singolo enunciato in diverse parti del discorso (per es. ‛la vecchia porta la sbarra', come ‛articolo ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] , fl, cl e gl in tutte le posizioni, la conservazione di -s finale nelle desinenze di plurale e di seconda persona dei verbi e la palatalizzazione delle velari latine c e g davanti ad a. Il fodom è infatti probabilmente l’unica parlata neolatina che ...
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sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] ch'io avrei paura, / sanza più prova, di contarla solo (si noti l'impiego ‛ assoluto ').
Con il valore di ‛ mancanza ', ‛ assenza ', il verbo sottinteso in genere è invece ‛ fare ': Vn XXII 9 8 io vi veggio andar sanz'atto vile; Cv I IV 5 ogni cosa ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] pensero mi trae.
Piuttosto frequente è l'uso del sintagma ‛ nel p. ' (o del gerundio ‛ pensando ': v. PENSARE) retto da un verbo di percezione come ‛ vedere ' o ‛ sentire ' (ma anche da ‛ dire ' o ‛ avere '): Vv XXVII 1 veggendo nel mio pensero che ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] taluni casi eufemistiche: evento (o processo o episodio) morboso, stato febbrile; uso di forme non pronominali dei verbi con valore intransitivo: ammalare, originare, diffondere, evolvere.
La composizione del lessico medico (su cui cfr. Mazzini 1989 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pubblicazione degli Emblemata di Alciati, nel 153, porta alla nascita di un nuovo [...] per il soggetto; e si stima che mancando o il soggetto all’anima o l’anima al soggetto, l’impresa non riesca perfetta. Verbi gratia, Cesare Borgia, Duca di Valentinois usò un’anima senza corpo, dicendo Aut Caesar aut nihil, volendo dire che si voleva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nel nome degli dei: teonimi, epiteti, epiclesi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nome proprio di un dio, ossia il [...] della parola. Come dunque anche testé dicevamo, l’eirein è uso di "discorrere"; e l’altra parte del nome, il verbo medesthai, di cui Omero in più luoghi adopera la forma emesato, "macchinò", in sostanza vale escogitare. Servendosi dunque di questi ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] sviluppo linguistico indipendente e innovativo. A livello lessicale spicca ad es. la somiglianza che si è sviluppata fra i verbi «dare» e «prendere» (a Formazza rispettivamente gää e gee); nel walser di Gressoney lére ha entrambi i significati della ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...