Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] (14a ed. 1995).
Ferrari, Angela (1999), Tra rappresentazione ed esecuzione: indicare la “causalità testuale” con i nomi e con i verbi, «Studi di grammatica italiana» 18, pp. 113-144.
Ferrari, Angela et al. (2008), L’interfaccia lingua-testo. Natura e ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] della comunicazione pubblica e della pubblicità. Da Beccaria (1989) desumiamo esempi relativi all’uso di un nome come verbo (27), di un verbo intransitivo come transitivo (28), di un nome femminile al maschile (29):
(27) chi vespa mangia le mele
(28 ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] mezzi della mitigazione per gli atti assertivi, un intero gruppo è costituito da quei mitigatori (dagli avverbi modali ai verbi parentetici) che sono simultaneamente indicatori di mitigazione e di illocuzione.
Si può ipotizzare che i due gruppi di ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] ).
Il Venerabile Beda nel VII secolo fa notare, in modo lapidario, che l’antifrasi riguarda solo la singola parola (unius verbi ironia) e, in questo senso, distingue la figura dal tropo. Il medioevo più tardo fisserà questa concezione, ad esempio con ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] contado e nei ceti popolari, verso estranei e persone sentite molto superiori si usa come appellativo Signurìa, ma il verbo resta alla seconda persona singolare (per es., Signurìa, comu stai). Sono però interessanti anche i contesti misti tra lingua ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] ), domande retoriche (perché non dirglielo?), impersonali (si dovrebbe fare così), passivi (il vaso è stato rotto) e verbi di opinione come penso, credo, suppongo, immagino, che mitigano la forza dell’enunciato (➔ mitigazione) allontanando il rischio ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] sufficiente che l’argomento sia introdotto da un indicatore come poiché e la tesi segnalata dal solo futuro nel verbo, come in (23):
(23) Poiché ogni espressione irrazionale numerica è un numero reale e poiché l’espressione irrazionale letterale ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] (21) al testo prescrittivo del tipo ricetta è indicata dapprima dalla frase si prepara in questo modo, e poi dai verbi che seguono, che descrivono la sequenza delle operazioni di preparazione del piatto, dalla loro forma all’indicativo presente con ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] ) e la collegano apertamente alla reticenza. Dante mostra un uso preponderante di ellissi grammaticali di varia natura nella Commedia, come l’omissione ripetuta del verbo dire nei dialoghi (e io a lui; ed elli a me; questo io a lui; ecc.), o di altri ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] usati come segnali discorsivi anche in enunciati riferiti a eventi passati, come capisci in (7) in contrapposizione con il verbo che descrive l’evento (potevo):
(7) capisci, non ne potevo più
(c) Spesso servono a indicare valori modali (➔ modalità ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...