Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] del fiorentino parlato (e’/gli, la, le); l’impiego di si + terza persona singolare per la prima plurale dei verbi (partiamo e non si parte). Nella morfologia, l’italiano non accoglie la formazione della terza persona plurale del ➔ passato remoto ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] ha alla base il nome comune toscano pinocchio «pinolo».
Dai nomi propri possono essere tratti anche verbi, aggettivi, ecc.; per es., da Petrarca derivano voci come petrarchesco, petrarchismo, petrarchista, petrarcheggiare, petrarchevole. Dai toponimi ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] singolare del nome collettivo di solito si accorda al singolare con l’aggettivo, come in
(2) a. (ma si veda anche 3 a.), e il verbo, come in (2) b. (si veda 1 a.):
(2) a. C’è una famiglia alessandrina che ancora adesso sta facendo i conti con i ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] la congruenza dipenda dalle strutture delle lingue di arrivo di un prestito che si diffonde e quanto essa possa variare. Per i verbi, l’inglese, in cui sono ridotti alla radice, si distingue di più dalle altre lingue, mentre per il sostantivo è l ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] si aggrappassero a un tubo in verticale, gli aspetti del movimento descritto si distribuiscono fra il gesto e le parole. Il verbo sale e la preposizione su veicolano l’idea di verticalità del movimento, mentre la forma delle mani che si aggrappano è ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] il lombardo di origine spagnola malmostoso) e i verbi (il romanesco sgamare, il siciliano abbuffarsi). Una i plastismi da Castellani Pollidori 1995 e 2004) e l’interrogativa che + verbo + a fare? (ma io che lavoro a fare?), di matrice romana ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] . Il capo del PR predilige lessemi di forte impatto, come truffa, sfascio, ammucchiata, sceneggiata; opta per verbi come sgovernare, scippare, imbavagliare, per sintagmi come elezioni rissa, rivolti ai partiti dell’area governativa. Egli trasgredisce ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] al servizio sanitario nazionale), ticket.
Tra i meccanismi di ➔ formazione delle parole, i più produttivi sono i verbi denominali in -are (posizionare, visionare); i suffissi -izzare, -izzazione (irizzare, irizzazione); i deverbali a suffisso zero ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] base della morfologia araba, e cioè la rappresentazione dei paradigmi e delle forme derivate di una radice per mezzo del verbo fa῾ala (fare), assunto come modello; una rappresentazione che più tardi sarà adottata anche dai grammatici siri ed ebrei e ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] (26), i colori (27), le questioni della Chiesa (30); le lezioni 28 e 29 comprendono rispettivamente i verbi (ordinati alfabeticamente) e le particelle. Modello di questo scritto era il genere dei trattati di impostazione onomasiologica rappresentato ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...