Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] , fero trace, fero Sveno, fero Argante, fero orror di morte). E si potrebbe continuare a lungo.
E quali eleganze nell'uso dei verbi: se dica di Armida, ad esempio:
Ella d'un parlar dolce e d'un bel riso
temprava altrui cibo mortale e rio.
Ove ...
Leggi Tutto
CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] all'edizione del 1552, ma con l'aggiunta (pp. 265-311)di 11 sonetti, un'ode a Tullia d'Aragona, il trattato De' verbi semplici e 7lettere. Il secondo tomo (dove l'autore è chiamato "Giulio Camillo Delminio") presenta per la prima volta, e con una ...
Leggi Tutto
Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] , l’energia nella rappresentazione degli oggetti esterni e l’onomaturgia, cioè il gusto delle coniazioni d’autore: verbi derivati da sostantivo o aggettivo – che figurano anche nella Bufera e altro – come indorarsi, dispiumare, inostrare, annottare ...
Leggi Tutto
CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] . Lasciò l'opera, che incominciò a uscire nel 1864 e alla quale aveva dedicato un trentennio di attento lavoro, incompiuta al verbo repuerasco, e la pubblicazione interrotta alla parola remugio (IV, p. 81) la completò, con i voll. V e VI, G. Perin ...
Leggi Tutto
FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] il F. dedicò pure un'appendice al De differentiis verborum Latinorum, costituita da un semplice elenco di sinonimi e ampliata anche a verbi e ad aggettivi, che intitolò Synonyma. Entrambe queste opere del F., nel codice Vat. lat. 2906, f. 26, sono ...
Leggi Tutto
Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] (annonzio, gionco; ➔ anafonesi), qualche iperdittongamento (guote); -ar- in posizione protonica nei futuri e nei condizionali dei verbi di prima coniugazione (servarà, mostrarò, mandaria), e anche al di fuori dei temi verbali (carastia, boscarecci ...
Leggi Tutto
GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] rappresentazione di un conflitto per la conquista del regno grammaticale tra il re dei nomi "Poeta" e il re dei verbi "Amo", configura un metodo di apprendimento della lingua latina e della formazione di regole morfologiche e grammaticali, ma anche ...
Leggi Tutto
L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] di parole ribaltate o invertite e illustrando una serie di riscontri che chiama in causa lo spostamento del soggetto dopo il verbo o suoi modificatori o del complemento (o di un suo elemento) prima del segmento discorsivo che lo regge (Fontanier 1971 ...
Leggi Tutto
Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] (servipadroni, schiavi-democratizzata, entrambi riferiti alla società francese rivoluzionaria); altre neoformazioni sono verbi parasintetici come disceltizzarsi, disvassallarsi e incalessare. Alfieri impiega anche espressioni popolari, usate ancor ...
Leggi Tutto
Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] settentrionale, e soprattutto veneto, su usato come ‘particella spaziale’ legata a un verbo, l’uso pleonastico di a davanti all’infinito in dipendenza da verbi di percezione) spariscono o vengono attutiti.
Uno sfoltimento non dissimile per intensità ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...