Possiamo permetterci di dire al nostro gentile lettore in primo luogo che la forma del congiuntivo assumino non esiste (esiste assumano)? E in secondo luogo che tutti i distinguo semantici da lui introdotti suonano un po’ confusi? Esiste una fase im ...
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Il cosiddetto "futuro nel passato" ha una sua meccanica collaudata. Se il punto di vista del soggetto della principale è collocato nel passato rispetto al momento dell'enunciazione (oggi) e l'azione è espressa con un tempo passato (disse), nella fra ...
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Va benissimo. Il tempo del voto è collocato nel passato, ma la convinzione espressa riguarda una caratteristica di Tizio considerata come permanente e dunque ancora attuale nel presente. ...
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Bisogna considerare faticare a + infinito come una struttura logico-sintattica unica, un verbo fraseologico. Che cosa sono i verbi fraseologici? Come si scrive nella Grammatica italiana Treccani, «I verbi [...] fraseologici (detti anche aspettuali) sono v ...
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Si può. La tradizione grammaticale dice che con i verbi servili, o modali (come dovere), più verbo infinito, nei tempi composti l’ausiliare da scegliere è lo stesso che il verbo all’infinito avrebbe se [...] usato da solo. Quindi andare > sono andato > so ...
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La forma verbale corretta è l’intransitiva marcire (ausiliare essere): marcirsi è una forma fuori standard, un esempio di lingua trascurata da evitare. È possibile che l’uso della forma pronominale risenta [...] dell’influsso di verbi di significato simile ...
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In effetti proporre due neologismi vecchi suonerebbe un po' strano. A parte gli scherzi, terremo conto del gradito suggerimento, perché sia deconfigurare sia riconfigurare, in àmbito tecnico informatico, [...] sono verbi usualmente adoperati, in relazione ...
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Come si può leggere nella pagina del sito dell’Accademia della Crusca (link) che si occupa della reggenza di inerente, afferente, attinente e simili, l’intransitività dei verbi comporta l’uso della preposizione [...] a. Una certa tolleranza verso i diffus ...
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Intanto notiamo che i sostantivi astratti uscenti in -(a/i)bilità (come credibilità e il suggerito contrario incredibilità) provengono normalmente per derivazione da aggettivi in -(a/i)bile, a loro volta [...] tratti da verbi (nel nostro caso, credere > cr ...
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Declinare si dice dei nomi, coniugare dei verbi. Per coniugare un verbo, però, bisogna sapere quale tempo e quale modo scegliere e veniamo dunque al caso proposto e alla soluzione: modo congiuntivo, tempo [...] trapassato, (io, tu, lui...: va scelta la pe ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: mentre infatti nelle lingue questa o...
I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. Il verbo è di solito un verbo di...