generare
Giorgio Stabile
Il verbo, di uso prevalente nel Convivio, vale " produrre ", " far nascere ", " originare ", sia in senso proprio, come atto di produzione naturale, che in senso traslato. Nella [...] generata, 11 la filosofia... generata per onestade. Analoghi i casi di If XVI 74 e Pg XXIII 35. In integrazione il verbo ricorre in Cv IV XVIII 4.
Più volte ricorrono i participi ‛ generante ' e ‛ generato ' con valore sostantivato. In Cv IV XIV ...
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spicciare
Andrea Battistini
Il verbo compare solo nella Commedia, sempre in rima. In If XIV 76 (spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello), significa " sgorgare ", " scaturire ", " uscir con [...] arsiccia e raccapriccia nel primo caso; con arsiccia e s'ammassiccia nel secondo; con Barbariccia e n'accapriccia nel terzo.
Il verbo appare infine, come variante, in If X 136 facea spicciar suo lezzo, in luogo di spiacer; cfr. Petrocchi, ad locum ...
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leccare
Antonio Lanci
Il verbo nel senso proprio, riferito ad animali, ricorre in If XVII 75 di fuor trasse / la lingua, come bue che 'l naso lecchi, e Pg VIII 102 'l dosso / leccando come bestia che [...] contesto, tutto intonato ai rinfacciati sintomi della malattia ".
In Fiore CVII 11 or che darà colui che 'l coltel lecca?, il verbo indica l'atto del povero, che, non riuscendo a soddisfare pienamente la sua fame, giunge fino a " leccare il coltello ...
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ribattere
Aldo Duro
Il verbo è presente nella Commedia con tre esempi, dei quali soltanto il primo ha valore iterativo, di " battere, percuotere di nuovo ": ribatter li convenne / li duo serpenti avvolti, [...] il tempo perduto, cioè, in senso figurato, si riacquista in Purgatorio con l'ardore della mente ciò che in terra si era perduto per negligenza. Il verbo appare anche, ma come variante scarsamente accreditabile di ‛ ribadire ' (V.), In If XXV 8. ...
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membrane
Vincenzo Valente
Verbo frequente presso i Siciliani, adoperato da D. in due esempi poetici della Vita Nuova e mai più ripetuto (assai spesso invece il composto ‛ rimembrare '): m'apparve Amor... [...] [occhi] piangeste (XXXVII 7 8).
Nella prima occorrenza il senso dipende dal valore che si attribuisce all'oggetto del verbo: se s'intende essenza per " figura ", " aspetto ", m. è semplice " ricordare "; se " natura ", m. vale quanto " ripensare ": v ...
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infrondarsi
L'uso del verbo trova sua giustificazione nel contesto, caratterizzato da una metafora di ascendenza biblica: Le fronde onde s'infronda tutto l'orto / de l'ortolano etterno, am'io cotanto... [...] / quanto (Pd XXVI 64; cfr. Ioann. 15, 1 " Ego sum vitis vera, et Pater meus agricola est ").
Il verbo significa propriamente " coprirsi di fronde "; ma essendo qui l'orto " la Chiesa " (cfr. XII 72 e 104), e le fronde " i componenti la cristianità " ...
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ingaggiare
Luigi Vanossi
Il verbo, corrispondente al francese antico engagier (" impegnare ", " mettere in pegno "), ricorre due volte nel Fiore, in contesti analoghi: quanto che potesse e' sì farebbe [...] come conseguenze estreme (non senza una sfumatura ironica) dell'atto di alienazione personale che è alla base del vassallaggio amoroso. Il verbo compare anche in un sonetto di Chiaro (Sì come il cervio 12 " A voi, mia donna, lo mio core ingaggio ...
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dimenticare
Questo verbo, caratteristico prevalentemente del linguaggio prosastico, presenta lo stesso significato e gli stessi usi della lingua moderna. Vale " non ricordare ", in Vn XVI 4 dimenticando [...] donna che vi mira; XXXIX 3; anche in Cv II XV 6 non dee l'uomo... dimenticare li servigi ricevuti, dove tuttavia nel verbo è implicita anche la nozione di " trascurare ", più evidente in Cv I I 10 non me dimenticando, per li miseri alcuna cosa ho ...
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dogare
Bruno Basile
Verbo attestato solo in If XXXI 75 Cércati al collo, e troverai la soga / che 'l tien legato [il corno], o anima confusa, / e vedi lui che 'l gran petto ti doga, e vale segnare " [...] et friga il gran petto, come fa la doga il fondo de la botte ". Testimonianze tutte di un disagio al cospetto di un verbo raro che poteva persino proporre a un Daniello un tentativo di emendamento testuale: " Che ti toga, che ti veste, et cuopre a ...
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avvampare
Freya Anceschi
. Il verbo si legge nella Commedia nella forma intransitiva e con uso figurato. In Pg VIII 84 segnato de la stampa / ... di quel dritto zelo / che misuratamente in core avvampa, [...] , ricca di termini attinenti alla luce e al calore (vivo seno di quello incendio, lampo, baleno).
L'uso transitivo del verbo, col significato di " offendere con la vampa ", " bruciare ", è attestato nel Fiore: sì 'l recava [il brandone, cioè la ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...